rotate-mobile
Politica

Uso di petardi e fuochi proibiti, gli assessori Guido e Pasqualini per la linea dura

Il divieto esiste sul territorio comunale sin dagli anni Sessanta, ma solo nell'ultimo periodo si è consolidato un impegno a garanzia dell'incolumità di persone ma non solo: gli animali accusano con grandi rischi lo scoppio di materiale pirotecnico

LECCE – Come da diversi anni a questa parte, da parte delle istituzioni si avverte un maggior impegno per dissuadere i cittadini dai festeggiamenti di San Silvestro potenzialmente pericolosi con l’impiego di petardi e fuochi d’artificio non autorizzati.

Gli assessori Andrea Guido (Ambiente) e Luca Pasqualini (Polizia locale), hanno predisposto una serie di attività per prevenire eventuali incidenti, fermo restando che esiste un apposito divieto sin dagli anni Sessanta: “Le nuove coscienze ambientali ed animaliste che si sono consolidate tra i cittadini negli ultimi anni in Italia e in Europa – ha dichiarato Guido - vanno ad aggiungersi all’esigenza di garantire la sicurezza dei cittadini e non possono passare in secondo piano nella nostra personale guerra ai botti di fine anno”.

“Il comando di polizia Locale, nell’ambito delle attività di prevenzione e repressione degli illeciti amministrativi, - ha fatto sapere Luca Pasqualini – a partire da oggi e fino alla fine delle festività, dedicherà puntuali controlli all’accensione di fuochi pirotecnici in strada applicando le sanzioni previste dal vigente regolamento comunale ai danni di tutti coloro che intenderanno contravvenire al divieto. Quest’anno maggiore attenzione verrà dedicata alle problematiche derivanti dai festeggiamenti per il nuovo anno e questo negli interessi della sicurezza dei leccesi.”

Pasquale Laterza, presidente nazionale dell'associazione Guardie per l'Ambiente, in una nota fatta pervenire all’Assessorato all’Ambiente, ha posto l'accento sul costo ambientale derivante dall’uso di materiale pirotecnico: “I fuochi d’artificio – ha spiegato Laterza - sono azionati da polvere pirica nera (polvere da sparo). Questa sostanza è costituita da un ossidante (nitrato di potassio), un combustibile (carbone), e un acceleratore (zolfo). Per ogni 270 grammi di polvere tabellone-2nera usata, 132 grammi di biossido di carbonio vengono immessi nell’ambiente, soprattutto nell’aria, sotto forma di micropolveri sottili. Il resto si trasforma in solfuro di potassio ed azoto, sempre sotto forma di micropolveri sottili ed ultrasottili. Questo ci dà un’idea di quanto ci costa, in termini di inquinamento, il Capodanno. La nube generata nelle ore successive al Capodanno avvolge il globo per alcuni giorni per poi depositarsi con il suo carico mortale di micropolveri sul terreno e nelle acque e, dunque, non ci si dovrebbe stupire se in tutto il mondo, nei giorni successivi al Capodanno, si rilevano morie collettive di animali sia a causa dei botti rumorosi sia a causa dell'inquinamento generato”.

Anche il presidente dell’Associazione nazionale protezione animali natura ambiente, Primula Meo, ha espresso soddisfazione per l’impegno dei due amministratori: “I botti di fine anno non portano mai nulla di buono. Ogni anno sono circa 5000 gli animali, fra cui circa 400 cani, gatti, uccellini, animali selvatici, che non reggono al frastuono dei botti di capodanno, alcuni si smarriscono in seguito alla fuga a causa della paura del frastuono, altri muoiono di crepacuore”. L’associazione, convenzionata con il Comune di Lecce, impiegherà tutti i suoi volontari per la sera del 31 dicembre.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Uso di petardi e fuochi proibiti, gli assessori Guido e Pasqualini per la linea dura

LeccePrima è in caricamento