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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Bonifica dei canali nella marine, il Comune teme di dover intervenire in piena estate

I tecnici di Palazzo Carafa e della Asl hanno effettuato il sopralluogo. Senza l'intervento del consorzio Ugento e Li Foggi si rischia il ristagnamento delle acque. Nella darsena di San Cataldo si attende l'ok delle forze armate e della Provincia

LECCE - Si è svolto l’altra mattina il sopralluogo congiunto dei tecnici dell’ufficio Ambiente e del personale del dipartimento di Igiene pubblica dell’Asl Lecce presso i canali di bonifica ricadenti nei centri abitati delle marine leccesi al fine di constatare lo stato igienico sanitario e l’efficienza idraulica dei corsi d’acqua.

Tutti i canali di bonifica, in particolare quelli insistenti sulla marina di Torre Chianca e zone limitrofe, rischiano, com’è noto, il ristagnamento delle acque con probabili inconvenienti di carattere idrogeologico. Se il Consorzio Ugento e Li Foggi, istituzione regionale di autogoverno preposta alla manutenzione delle opere di bonifica, non procederà con estrema urgenza alla rimozione dei detriti accumulatisi in corrispondenza degli sbocchi al mare la situazione non potrà che peggiorare.

Secondo i tecnici della Asl, infatti, l’attenzione deve essere rivolta anche all’aspetto igienico sanitario. La vegetazione spontanea presente, in concomitanza con il ristagno delle acque, potrebbe causare fenomeni putrefattivi e innescare focolai di infestazione di insetti alati come mosche e zanzare, vettori di malattie infettive con riflesso sulla salute degli abitanti che, nel periodo estivo, risiedono numerosi. Il servizio di Igiene pubblica dell’Asl, quindi, di concerto con l’assessorato alle Politiche ambientali del Comune, sta valutando in queste ore la possibilita' di attivare un monitoraggio inerente la qualità delle acque al fine di poterne verificare la salubrità e stabilire se possano insorgere o meno pericoli per la salute pubblica.

“Ho già denunciato nei giorni scorsi la disattenzione dimostrata da parte del Consorzio Ugento e Li Foggi – dichiara l’assessore Andrea Guido – ma occorre darsi una mossa immediatamente prima che gli effetti di questa negligenza si ripercuotano sulle marine e sui cittadini.Il problema sarebbe evitabile con un semplice intervento di rimozione dei sedimenti che ostruiscono le foci a mare dei canali al fine di ripristinarne il buon funzionamento idraulico ma a quanto pare le mie diverse richieste di intervento inoltrate al consorzio e i diversi solleciti dei tecnici dell’ufficio Ambiente del Comune e del Direttore del servizio di Igiene ambientale non sono serviti a nulla finora".

L’esponente del governo cittadino coglie l’occasione per ricordare “che i cumuli di alga poseidonia stoccati lungo gli argini della darsena potranno essere rimossi solo dopo l’acquisizione da parte dell’amministrazione comunale del parere sulla valutazione di incidenza ambientale della Provincia di Lecce e del nulla osta degli uffici preposti delle forze armate”.

“Le alghe - ha concluso Guido - potranno finalmente essere riutilizzate per gli interventi previsti di rifacimento del cordone dunale e il ripristino degli arenili nella zona militare di Torre Veneri secondo quanto prevede uno dei nostri progetti già finanziati ma, se gli enti preposti a fornire pareri e nulla osta vari non dovessero accelerare i procedimenti in corso, il rischio sarebbe quello di trovarsi a realizzare gli interventi in piena stagione turistica. Mi sento come se avessi le mani legate, e tutto ciò non fa che accrescere una certa ansia per le sorti delle marine leccesi relativamente all’imminente stagione. Mi auguro solamente che le questioni possano risolversi nel più breve tempo possibile nell'interessi di tutti”.

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