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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Ico Tito Schipa, la Cisl chiede alla Regione la convocazione di un tavolo

"Attivare ogni canale utile a ripristinare il Fondo unico dello spettacolo che il ministero ha improvvidamente revocato”. Questa la richiesta del segretario generale di Lecce del sindacato, Castrignanò, rivolto all'assessore regionale Loredana Capone sulle sorti della gloriosa orchestra

LECCE – La Cisl ringrazia Loredana Capone per l'impegno, ma si chiede oggi più che mai quali siano le vie migliori per far risorgere la gloriosa orchestra Ico Tito Schipa. E fornisce anche qualche spunto: si convochi un tavolo urgente. 

L’assessore regionale allo Sviluppo economico e all’Industria turistica e culturale ieri, rispondendo ad alcuni affondi del consigliere Andrea Caroppo di Forza Italia, aveva detto che via Capruzzi “non ha mai abbandonato la fondazione”, ripercorrendo in breve quanto fatto gli ultimi due anni.

“La Regione ha assegnato alla fondazione 528mila euro di fondi tra interventi ordinari e straordinari. In particolare, nel 2014 – aveva aggiunto -, l’Ico Tito Schipa ha ricevuto 300mila euro come contributo straordinario e 120mila euro come contributo ordinario”. E aveva proseguito spiegando che “nel 2015 sono stati assegnati altri 108mila euro per i quali attendiamo ancora rendicontazione da parte della stessa fondazione”.

festa sant'oronzo (20)-2“Dunque – aveva concluso - la Regione non ha abbandonato l’Ico Tito Schipa anche in questi mesi resi così difficili proprio per le scelte della stessa fondazione che ha licenziato i lavoratori perdendo così il Fondo unico per lo spettacolo”.

Oggi, il segretario generale della sede leccese del sindacato, Salvatore Castrignanò, ha però ricordato che “dato il momento oramai definitivo, è necessario trovare il modo di recuperare l’operatività dell’orchestra nelle modalità conosciute”. Vale a dire, “attraverso il promesso finanziamento regionale finalizzato a completare la stagione sinfonica e, contestualmente, attivando ogni canale utile a ripristinare il Fondo unico dello spettacolo che il ministero ha improvvidamente revocato”.

In caso contrario, aggiunge Castrignanò, “s’indichi una nuova e diversa soluzione che sia di rottura con l’esperienza precedente ma che non pregiudichi il futuro della fondazione. È indifferibile – prosegue - trovare uno spiraglio di manovra che consenta alla Ico di Lecce di continuare ad esistere non soltanto come vuoto contenitore ma come realtà viva con tutti i suoi dipendenti”.

La richiesta a Loredana Capone, allora, è precisa: “Voglia disporre l’apertura di un tavolo urgente con le categorie sindacali territoriali e con gli Rsa e con la dirigenza della stessa fondazione, a cominciare dal presidente Antonio Gabellone”. Anche perché, conclude, “non possiamo assistere inermi alla scomparsa di un’istituzione che ha dato lustro e onore all’intero territorio salentino e anche a chi, negli anni, ne ha gestito le sorti”.

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