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Il candidato sindaco per la lista civica Linea retta: "No alla centrale a biomasse"

Si schiera a favore dei comitati spontanei che in questi giorni stanno guidando a Lequile la protesta contro il progetto che prevede, da parte di una società privata, la costruzione dell'impianto a combustione di sansa. E rivolge uin appello ai cittadini

LEQUILE -  Trentasei anni, responsabile di un centro assistenza fiscale, Vincenzo Carlà si candita a sindaco di Lequile – primo cittadino uscente Antonio Caiaffa -, con la lista civica “Linea retta”, presentata ufficialmente lo scorso febbraio, ed entra nel vivo della sua campagna elettorale che lo condurrà fino al volto per il rinnovo del consiglio comunale alle amministrative di fine maggio, puntando, anche, sull’ambiente. E si schiera a favore dei comitati spontanei che in questi giorni stanno guidando la protesta contro il progetto che prevede, da parte di una società privata, la costruzione di una centrale a biomasse a combustione di sansa. 
 
“Rivolgo un appello alla cittadinanza per chiedere di aderire e partecipare a questa battaglia legittima, e mi attiverò per esercitare ogni legittima azione affinché si impedisca la realizzazione dell’impianto”. E Aggiunge: “Non esiste alcun beneficio, di nessun tipo, per la comunità locale: non ci saranno riduzioni sulla bolletta energetica né altri vantaggi di tipo economico, ma l’inquinamento derivante dalla centrale in funzione porterà, oltre ai rischi per la salute, danni alle produzioni tradizionali locali, all’eno-gastronomia, alle attività economiche di accoglienza e finanche al valore di terreni e immobili, com’è verificabile in tutte le situazioni simili a questa”.

“Sento il dovere di condividere questa battaglia – continua Carlà - soprattutto come padre e privato cittadino prima ancora che come candidato sindaco di una lista civica, ruolo che, però, mi impone, per quel principio di trasparenza che contraddistingue la linea del movimento che rappresento, di esprimere, con chiarezza e senza equivoci, il mio pensiero in merito alla costruzione di tale impianto”. 

Stando a quanto riportato in una nota dal candidato sindaco di “Linea retta”, il progetto sarebbe stato presentato presso l’ufficio tecnico del Comune di Lequile ed avrebbe avuto già il via libera per  realizzazione della struttura, con lavori che potrebbero iniziare in tempi brevi. “Tutto questo sta accadendo – tiene a dire il candidato sindaco - nella più totale disinformazione verso l'opinione pubblica e quindi in barba al principio di trasparenza. Eventuali progetti, anche solo in fase di studio, dovrebbero invece essere discussi pubblicamente e analizzati con il contributo di esperti non di parte. Nel nostro Comune questo non è avvenuto”.

“Purtroppo la normativa concede un incentivo di 28 centesimi/kwh a tutti gli impianti per la produzione di elettricità da biomasse al disotto di un Megawatt. La prospettiva di guadagno elevato e sicuro prevale rispetto ai diritti alla salute, alla sovranità alimentare, alla sicurezza e al libero esercizio delle attività economiche. Si spingono le amministrazioni locali a scelte contrarie al bene dei cittadini. Una verità deve emergere chiara. Le centrali a biomasse – conclude Carlà - sono economicamente invitanti, per i privati, solo a causa degli incentivi attualmente previsti. Senza incentivi nessun imprenditore farebbe questa scelta. Le biomasse sono un combustibile povero, economicamente ed energicamente conveniente (senza sovvenzioni) solo in circostanze particolari. L’inquinamento ambientale indotto dagli impianti a biomasse, pur nel pieno rispetto delle normative vigenti, peggiora l’attuale qualità dell’aria dei territori che dovrebbero ospitarle, con le emissioni dei fumi e quelle del traffico veicolare, e peggiora anche la qualità del suolo e dei prodotti agricoli da esso derivati, con le ricadute di composti organici persistenti”. 

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