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Il Comune si dichiara contrario alle trivellazioni

Il consiglio comunale accoglie un ordine del giorno in cui è stata votata la contrarietà ad ogni operazione di ricerca e di estrazione di idrocarburi nel mare Adriatico e lungo le coste salentine

PATU' - Il comune di Patù si dichiara contrario alle trivellazioni: la proposta dell'Assessore all'Ambiente e al territorio, Antonio De Marco, di dichiarare l'ente contrario a qualsiasi operazione di ricerca e di estrazione di idrocarburi nel mare Adriatico e lungo le coste salentine e pugliesi, è stata accolta favorevolmente dall'intera amministrazione, che ha votato all'unanimità il relativo punto all'ordine del giorno del consiglio comunale, tenuto il 5 ottobre scorso alla presenza di numerosi concittadini.

"Abbiamo ritenuto necessario - spiega lo stesso De Marco - un intervento di forte coinvolgimento dell'intera comunità di Patù al fine di dare il massimo dell'incisività alle osservazioni contrarie che abbiamo sottoscritto e che invieremo entro breve tempo al Ministero dell'Ambiente, al Ministero delle attività produttive e al Prefetto".

Nello specchio d'acqua ricadente tra il mare di San Gregorio e Santa Maria di Leuca, da tempo la Comunità europea ha individuato un Sito d'Interesse comunitario denominato "Posidonieto Capo San Gregorio - Punta Ristola. L'amministrazione comunale di Patù, di recente insediamento, ha iniziato a individuare l'iter burocratico per tutelare ulteriormente l'area Sic con l'istituzione di un'area protetta con l'idea di trasformarla in un Parco Marino, considerando i benefici dal punto di vista ambientale e per la creazione di una serie di attività turistiche che creerebbero nuovi posti di lavoro.

"Se le procedure burocratiche avallate dal Governo centrale - continua De Marco - permetteranno lo scempio che comporta l'utilizzo della tecnica della ricerca del petrolio e della sua estrazione nel nostro mare, tutto questo non sarà possibile programmarlo all'interno di una pianificazione integrata con il territorio circostante, e questa ulteriore penalizzazione comprometterà seriamente lo sviluppo di un'economia legata al corretto utilizzo delle materie prime che caratterizzano fortemente il nostro territorio, tra le quali non può essere menzionato il petrolio, e per le quali un numero sempre più consistente di visitatori continua a frequentarlo e ad apprezzarlo".

L'assessore sottolinea come la preoccupazione delle comunità locali sia altissima e che la scelta vuole scongiurare una "catastrofica evenienza" mettendo in atto "ogni procedimento, come previsto dalla legge italiana, per spingere il Ministero dell'Ambiente a bloccare le autorizzazioni alla Northern Petroleum a trivellare il nostro mare", per "sventare questo tentativo di massacro dell'ecosistema marino concordando iniziative comuni, in quanto l'interesse alla salvaguardia deve essere allargato ai Comuni dell'intera penisola pugliese": "Non può passare inosservata - conclude - la volontà di calare dall'alto le decisioni sulle teste dei cittadini, del territorio e delle istituzioni locali".

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