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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Il Pd salentino ora non è più lontano dalle primarie

Prima le dimissioni di Blasi dalla segreteria, poi la mediazione di Emiliano ed ora la prospettiva non più tanto lontana delle primarie: sullo sfondo l'incertezza della candidatura alle provinciali

Sono giorni di passione quelli che sta vivendo da un po' di tempo a questa parte la segreteria provinciale del Partito Democratico: le improvvise dimissioni del segretario, Sergio Blasi, i tentativi di pacificazione del sindaco di Bari e coordinatore regionale, Michele Emiliano, sceso nel Salento, per sedare l'emergere di alcuni malumori interni fra correnti, stanno portando all'attenzione dei media una crisi aperta all'interno del soggetto di recente costituzione. Le dimissioni del sindaco di Melpignano, piovute tutt'altro che a ciel sereno, ma comunque inattese, sono state giustificate dallo stesso Blasi come necessaria risposta a "quell'accampamento di tende spesso piene di soldati di ventura", in cui a suo dire starebbe rischiando di tramutarsi il Pd leccese. Blasi, col suo gesto eclatante, ha chiesto al suo partito di mettersi in "discussione".

Emiliano, dal canto suo, ha cercato di stemperare i toni della crescente polemica, nata nei giorni scorsi e che, com'era logico attendersi ha sembrato sollevare le ipotesi più disparate sulle diverse correnti presenti all'interno del partito; correnti, peraltro nate già all'epoca della nomina di Blasi alla segreteria provinciale, e che sarebbero riemerse in seguito al risultato elettorale ed alcune questioni irrisolte riguardanti la leadership. Lo stesso Blasi avrebbe più volte pressato affinché il segretario provinciale fosse eletto mediante il metodo delle primarie, che permetterebbe una consultazione di legittimazione della leadership reale, senza "se" e senza "ma". Sullo sfondo, invece, dello scenario odierno la prospettiva non più tanto lontana della candidatura del centro sinistra a Palazzo Celestini. Logico pensare, dunque, all'emergere di attriti tra le correnti, vista a volte anche la differenza di visioni proprio in ottica provinciali 2009.

Quali prospettive, dunque, attendono il Pd salentino? Naturalmente in molti, in primis dello stesso Emiliano, si attendono un ripensamento dello stesso Blasi sulle dimissioni, che dovranno comunque essere sottoposte all'assemblea provinciale. Ma se Blasi non dovesse fare marcia indietro, l'unica risposta possibile parrebbe appunto quella delle primarie, da organizzarsi, tra l'altro, quanto prima, per evitare che l'organizzazione strozzi la doverosa preparazione all'appuntamento elettorale del 2009, dove ancora lo stesso presidente Pellegrino non ha sciolto i dubbi su una propria eventuale ricandidatura.

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