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Mercoledì, 27 Settembre 2023
Venti di crisi / Tricase

Il Pd sospende le attività e sollecita il sindaco: “Serve verifica nell’amministrazione”

A Tricase, dopo le dimissioni del vicesindaco Andrea Ciardo ed alcune frizioni emerse nei mesi scorsi, il partito chiede un’analisi “seria e scrupolosa” e una disamina sulla gestione delle singole deleghe

TRICASE – Verifica di maggioranza con vista sul rimpasto di giunta o crisi amministrativa alle porte: il quadro politico che emerge in queste ore, a Palazzo Gallone, nella comunità di Tricase è quella che sembra anticipare un punto di svolta sull’amministrazione targata Antonio De Donno. Dopo il passo indietro e le dimissioni del vicesindaco Andrea Ciardo, il Partito Democratico locale chiede risposte al primo cittadino e lo fa scegliendo di stoppare le proprie attività politico amministrative in seno alla maggioranza.

In un comunicato a firma dell’assessore con deleghe al Welfare, pubblica istruzione, politiche abitative e associazionismo, Anna Forte, e di tre consiglieri comunali di maggioranza, Francesca Longo, Francesco Minonne e Giorgio Dell’Abate, il Pd chiede una “seria e scrupolosa” verifica della programmazione amministrativa fin qui svolta, oltre “ad un’attenta disamina delle attività relative alle singole deleghe assessorili”.

Finché questo non accadrà il Pd annuncia la volontà di sospendere ogni “attività politico – amministrative del gruppo consiliare ed assessorile”.

Due le premesse richiamate, nella nota: la prima, datata 5 settembre 2022, con “la consegna nelle mani del sindaco di una missiva riservata personale, nella quale si chiedeva di affrontare una serie di problematiche inerenti l’amministrazione, con l’intento di migliorare e rilanciare l’azione politico amministrativa, senza ricevere alcuna risposta”; la seconda, del 4 maggio scorso, data delle dimissioni del vicesindaco, appartenente al Pd, che ha enunciato il “venir meno del rapporto fiduciario reciproco che lo legava al primo cittadino”.

In buona sostanza, il Pd forza la mano, per chiedere un rimpasto di giunta e un chiarimento che permetta un’azione amministrativa diversa in cui lo stesso partito sia forza motrice. Contano anche i numeri, in quanto, se dovesse aprirsi la crisi, i tre consiglieri del Pd potrebbero mettere in minoranza l’amministrazione, segnandone la fine prematura, dopo il voto del 2020. Si attendono le mosse del sindaco, che sta valutando il da farsi.

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