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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica Gallipoli

Il Pdl affonda Scigliuzzo e riporta a galla l'ittico

Dopo la nota del consigliere della civica "Noi Ci Siamo" sullo scempio della struttura abbandonata e devastata di via Lecce, il gruppo di maggioranza in Comune replica: "Il progetto è già approvato"

La polemica politica prende il largo all'ombra della cattedrale del deserto del mercato ittico gallipolino di via Lecce. Sono passati solo pochi giorni da quando il capogruppo in Consiglio comunale della civica "Noi ci siamo" e neo referente territoriale dell'Italia dei Valori, Tommaso Scigliuzzo, ha espresso tutto il suo sdegno e la sua viva vergogna per lo stato di degrado e di abbandono in cui verso la struttura destinata nelle previsioni alla commercializzazione all'ingrosso del pescato. Non lesinando una sorta di j'accuse nei confronti delle recenti e attuali esperienze politico-amministrative della città bella che in buona sostanza, con il loro disinteresse, avrebbero contribuito, non tanto indirettamente, ad acuire lo "scempio" in atto in quella struttura. Una presa di posizione che non è certo stata gradita dall'attuale maggioranza del Pdl di Palazzo Balsamo che ha subito replicato per le rime affondando il colpo contro l'ex candidato sindaco della lista dei pescatori, Scigliuzzo appunto, e rammentando, per chi non fosse ancora al corrente del fatto, che un progetto di recupero e riqualificazione del mercato ittico è stato già approvato dalla giunta Venneri.

"Farebbe certamente meglio il consigliere di minoranza Scigliuzzo" recita la nota di replica del Pdl gallipolino, "a darsi da fare per trovare risposte positive e propositive ai problemi della città, piuttosto che ciarlare strumentalmente sul nulla provando a ritagliarsi piccole rendite di posizione dalla sua nuova collocazione partitica.

Non senza una grande dose di ironia, apprendiamo che Tommaso Scigliuzzo arriva addirittura a travestirsi da Sherlock Holmes e si reca, come un investigatore privato, ad effettuare ricerche poliziesche sul territorio comunale, salvo poi andare a scoprire che ciò su cui indaga è ampiamente conosciuto e risaputo da quei cittadini, come noi, che dinanzi alle difficoltà dell'Amministrazione si adoperano quotidianamente per trovare le soluzioni più adeguate e più opportune. Non c'era bisogno che Scigliuzzo si recasse al mercato ittico" continuano i consiglieri di maggioranza, "per apprendere dello stato di degrado in cui versa a causa dell'assalto di vandali che lo hanno devastato e contro il quale ci siamo attivati non soltanto condannandolo, ma andando a reperire i denari sufficienti per ricostruirlo e restituirlo alla città, ai pescatori e agli addetti al comparto ittico gallipolino"

E ancora: "Il nostro governo cittadino ha fatto redigere in tempi rapidi dall'Ufficio Tecnico il progetto esecutivo per i nuovi lavori al mercato ittico e lo ha approvato al fine di recuperare la struttura e destinarla al compito per cui fu creata. Se i lavori non sono stati ancora appaltati, ciò si deve alle lungaggini burocratiche della sua parte politica che governa la Regione Puglia e che, pur in presenza di una delibera regionale, non ci ha fatto pervenire la somma necessaria. Eppure Tommaso Scigliuzzo nemmeno per una volta ha pensato di sollecitare i suoi compagni di coalizione, per accelerare l'erogazione del nostro contributo.

Probabilmente a Bari non sanno nemmeno chi sia Scigliuzzo né che ruolo svolga. Ma piuttosto che gettare fango sull'operato della nostra Amministrazione avrebbe potuto certamente impegnarsi dimostrandosi, lui sì , degno del ruolo istituzionale al quale, forse inconsapevolmente, è stato chiamato. La smetta di illudersi e di vestirsi da cattedratico" si continua a leggere nella nota congiunta, "facendo finta di impartire lezioni. Non ne ha l'autorevolezza, la competenza e la statura morale. E, una buona volta per tutte, metta in soffitta quest'aria professorale, quasi che abbia studiato ad Harward o ad Oxford, laddove le ‘mendule' si chiamano mandorle e i ‘semienti' semi di zucca.

E' ancora lunga la strada del suo noviziato, anche perché a tutti noi hanno insegnato che prima di celebrare messa bisogna servire da chierichetto e cantare disciplinatamente nel coro. Per la nostra beneamata Gallipoli" conclude la nota, "oggi più che mai, serve attivismo costruttivo, non il populismo terra terra, sterile e lamentoso, di qualche ‘Masaniello bonsai'…"

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