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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica San Cesario di Lecce

Il Pdl contrattacca: "Su Billa, le mancate risposte del Pd locale"

Il presidente della Provincia Gabellone e il consigliere provinciale Raffaele Capone incontreranno una delegazione dei dipendenti in mobilità per la chiusura dell'ipermercato e, a seguire, le relative rappresentanze sindacali

 

SAN CESARIO DI LECCE – Il presidente della Provincia Antonio Gabellone e il consigliere provinciale Raffaele Capone, domani, alle 12. incontreranno una delegazione dei dipendenti in mobilità per la chiusura dell’ipermercato Billa e, a seguire, le relative rappresentanze sindacali.

“A chi ci accusa di fare demagogia rispondiamo con i fatti”, dicono i consiglieri comunali dl Pdl di San Cesrio, Fernando Coppola, Massimo Liaci, Rino Marzo e Fabio Pati.

“Quando, anche come opposizione, veniamo coinvolti, come in questo caso, direttamente dagli stessi lavoratori il nostro impegno non può essere messo in discussione. Viceversa è la sinistra che governa da anni il paese e che per questo è conoscenza di tutto e avrebbe dovuto seguire la vicenda, passo passo, a doverci dire che cosa ha fatto per la realtà commerciale di uno degli ipermercati meglio posizionati della provincia e per i suoi lavoratori. Ovviamente eccetto le passerelle”.

La nota suona in particolare contro a recente uscita di del segretario cittadino del Pd ed assessore Andrea Romano. “Dovrebbe spiegare, senza infingimenti e tecnicismi, alla cittadinanza, all’opinione pubblica e soprattutto ai lavoratori di Billa per quale ragione il Comune di San Cesario ha rilasciato senza fiatare permessi e licenze ad un altro ipermercato, EuroSpin, posto esattamente alle spalle del Billa la cui attività ha definitivamente abbattuto la già precaria mole d’affari di Billa, rendendone evidentemente antieconomica la permanenza”.

Ma i consiglieri ne hanno anche di più “Giacché poi Romano è portaborse di un parlamentare, Alberto Maritati, farebbe anche a dirci la sua sul perché la Rewe, detentrice del marchio Billa, ex Standa, ha ceduto al gruppo di cooperative Conad nelle ultime settimane ben 43 punti vendita in tutta Italia tranne quello di San Cesario: forse perché le stesse cooperative hanno a qualche chilometro un altro grosso ipermercato? Perché non ci dice Romano a quali partiti politici fanno riferimento Ipercoop e Conad?”

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