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Il Tar accoglie il ricorso promosso da Federaziende

Consentito l’accesso agli atti amministrativi

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccePrima

Il TAR accoglie il ricorso promosso da FEDERAZIENDE assistita dall'Avv. Luca Vergine di Lecce,  consentito l’accesso agli atti amministrativi Mazzotta: ‘’ Grazie ai giudici amministrativi sarà possibile accertare la verità’’

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia - Lecce - Sezione Seconda ha pronunciato in data odierna sentenza sul  ricorso n.° 684/2015 proposto da  FEDERAZIENDE - Confederazione delle Piccole e Medie Imprese dei Lavoratori Autonomi e dei Pensionati, in persona del legale rappresentante p.t., dott. Eleno Mazzotta, rappresentata e difesa dall’Avv. Luca Vergine, con domicilio eletto presso lo studio del predetto difensore in Lecce, via Liborio Romano, 5l contro la Regione Puglia e la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Lecce. La sentenza è stata emessa altresì nei confronti di Confcommercio, Confesercenti, Coldiretti, Cna, Confartigianato.

Ricordiamo che FEDERAZIENDE con determinazione dirigenziale della CCIAA di Lecce n. 209 del 20/04/2015 era stata esclusa dal procedimento di rinnovo del consiglio camerale per i settori commercio, turismo e servizi alle imprese per il quadriennio 2015-2019.

Conseguentemente FEDERAZIENDE aveva presentato nell’ambito del procedimento di rinnovo del Consiglio della Camera di Commercio di Lecce richiesta di accesso agli atti amministrativi al fine di poter tutelare i propri diritti e quindi al fine di potersi opporre all’ illegittima esclusione. Più precisamente FEDERAZIENDE aveva chiesto di poter visionare gli allegati B ossia l’elenco degli iscritti presentati da Confcommercio Lecce e Confesercenti Lecce per i settori commercio, turismo e servizi citati nel processo verbale n. 11 del 14.04.15 della Camera di Commercio di Lecce, le schede di adesione ed equivalenti consegnate all’ente camerale dalle predette Organizzazioni Datoriali e le copie di ricevute di pagamento esibite. Il Responsabile del Procedimento dott. ssa Partipilo si era opposta a tale legittima richiesta.  Secondo il TAR sussiste senz’altro interesse ad una compiuta disamina della verifica avviata dalla Camera di Commercio in merito alle cosiddette “ iscrizioni multiple” e il  ricorso è fondato ed è meritevole di accoglimento. Secondo i giudici amministrativi infatti “deve essere garantito, ai richiedenti, l’accesso ai documenti amministrativi la cui conoscenza sia necessaria per curare o per difendere i propri interessi giuridici”. Ed invero, la conoscenza degli atti – quelli relativi al fenomeno delle cd iscrizioni multiple,- prodotti da alcune confederazioni partecipanti alla procedura di rinnovo del Consiglio della Camera di Commercio di Lecce, e perciò stesso, concorrenti all’assegnazione di seggi in seno all’organo assembleare, appare utile per poter permettere alla ricorrente di argomentare circa la sussistenza del vizio di disparità di trattamento, dedotto nell’ambito del ricorso impugnatorio avverso l’esclusione di Federaziende. Diversamente opinando, si perverrebbe all’inaccettabile risultato di una restrizione del diritto di difesa. ‘’Con il diniego di accesso agli atti è stato negato fino ad ora a FEDERAZIENDE la tutela di legittimi interessi e di opporsi concretamente all’illegittima esclusione dell’Organizzazione dal Consiglio Camerale. Conseguentemente gli iscritti a FEDERAZIENDE illegittimamente non vengono rappresentati in Camera di Commercio di Lecce. Grazie ai giudici amministrativi sarà possibile ora accertare la verità’’ – sono le parole espresse dal Presidente di Federaziende Eleno Mazzotta. Nel frattempo la Camera di Commercio di Lecce  è stata condannata al pagamento delle spese liquidate in euro duemila.

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