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Politica Corigliano d'Otranto

Impianti fotovoltaici, presidio per porre il vincolo sui terreni agricoli

I consiglieri regionali del centrodestra Paolo Pagliaro e Antonio Gabellone nei pressi di Masseria Appidè dove è prevista la realizzazione di un parco su 17 ettari per la produzione energetica

CORIGLIANO D’OTRANTO – I consiglieri regionali Paolo Pagliaro e Antonio Gabellone hanno partecipato in mattinata a un presidio contro la proliferazione degli impianti fotovoltaici sui terreni agricoli che si è tenuto nei pressi della Masseria Appidè, nel territorio di Corigliano d’Otranto.

Il sito non è stato scelto casualmente, perché in quella zona, al confine con il comune di Cutrofiano, è previsto un impianto di 10,8 megawatt su 17 ettari con 26.525 moduli fotovoltaici.

Pagliaro, che è il fondatore del Movimento Regione Salento, ha chiamato a raccolta simpatizzanti e dirigenti del gruppo: “Siamo venuti qui perché questo terreno adesso è il simbolo dell’importanza della salvaguardia del suolo. Quello che sta accadendo è incredibile. Noi portiamo avanti questa battaglia da tanto tempo. Domani presenteremo una richiesta di audizione in V Commissione, dove chiederemo anche l’intervento dell’Assessore, è un’audizione in cui poniamo questo tema in maniera trasversale, ci sono amici consiglieri di altre aree politiche, così come delle personalità con ruoli istituzionali importanti come i presidenti delle province. È arrivato il momento di aggiornare e fare un tagliando al Pptr. Chiediamo di porre un vincolo sui terreni agricoli per i parchi fotovoltaici ed allo stesso modo di allargare la possibilità di installazione ai terreni Sin ormai compromessi, così come le cave dismesse”.

Antonio Gabellone ha affermato, da parte sua, la necessità di rivisitare le politiche energetiche della Puglia, “perché noi abbiamo una grossissima produzione ma su pochissimi impianti estesi e vasti che comportano il coinvolgimento delle multinazionali. Se è giusto produrre energia pulita è anche giusto che si immagini un percorso che valorizzi la produzione di energie sulle abitazioni familiari in modo che la ricchezza prodotta possa rimanere all’interno delle famiglie salentine e pugliesi. In questo senso ci batteremo per tutelare da un lato il territorio e dall’altro per favorire l’arricchimento e non il depauperamento delle nostre famiglie”.

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