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Martedì, 23 Aprile 2024
La querelle / Surbo

Impianto di compostaggio: Trepuzzi e Surbo chiamano in soccorso la Provincia

Gli amministratori dei due comuni che si oppongono al progetto che interessa località Masseria Ghetta, chiedono la convocazione dell'Assemblea dei sindaci e si dicono pronti a nominare legali di fiducia

TREPUZZI - Le amministrazioni di Surbo e Trepuzzi chiamano ancora in causa la Provincia di Lecce per fermare il progetto che prevede la realizzazione di un impianto di compostaggio in località Masseria Ghetta. Il sito è compreso nel territorio di Lecce ma è confinante con quello dei due comuni del hinterland. 

Per i sindaci Trio e Taurino l'impatto di questo impianto sarebbe eccessivo per le comunità interessate e fatale per il disegno di un polo di attrazione turistica che comprende l'abbazia di Cerrate (che è territorio di Lecce ed è gestita dal Fai), la marina di Casalabate (da alcuni anni competenza di Squinzano e Trepuzzi) e alcune masserie della zona che sono state trasformate in strutture ricettive (qui i motivi di contrarietà espressi in conferenza stampa)

Il progetto candidato dal comune capoluogo è l'unico che è stato formalmente presentato dopo lo svolgimento dell'iter di conformità previsto ed è stato recepito dall'Agenzia regionale per i rifiuti (Ager), mentre altre ipotesi di localizzazione, pur sollecitate, sono rimaste sempre troppo generiche per essere prese in considerazione (qui la ricostruzione di Ager). Forse si riteneva che questa partita si sarebbe giocata su tempi più lunghi ma la possibilità di agganciarsi a un bando del ministero della Transizione Ecologica per poter usufruire dei fondi del Pnrr, ha impresso un'accelerazione che ha disorientato gli attori della disputa. 

Taurino e Trio non demordono e “in attesa delle decisioni che scaturiranno successivamente al termine ultimo fissato per la presentazione del progetto in data 14 marzo 2022, le due amministrazioni si riservano di avviare iniziative per coinvolgere il territorio, le associazioni e la cittadinanza. Dal punto di vista istituzionale verrà inoltrata formale richiesta al presidente della Provincia di Lecce di convocare l’Assemblea dei sindaci per riaprire la discussione e valutare le valide alternative già espresse in passato. Le due amministrazioni hanno inoltre manifestato la volontà di nominare legali di fiducia per affrontare la questione in tutte le sedi che si riterranno necessarie”.

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