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Incarichi a legali esterni, botta e risposta a Palazzo

La liquidazione dei compensi agli avvocati vede contrapposte maggioranza e opposizione. Per il Pd spreco di denaro, per l'assessore Greco atti dovuti per mandati della precedente amministrazione

LECCE - L'opposizione di Palazzo Carafa tuona contro le prestazioni affidate a professionisti estranei all'Avvocatura comunale, per liquidare le quali sono state firmate, nei giorni scorsi, determine dirigenziali per importi complessivi di circa 300mila euro.

"Si tratta - a nostro avviso - di una gestione scellerata delle risorse pubbliche non in linea con i criteri della oculatezza e della diligenza del buon padre di famiglia, criteri che richiedono di utilizzare le risorse umane interne all'ente e di ridurre gli incarichi esterni solo nei casi in cui non si dispone come amministrazione di competenze al proprio interno".

Antonio Rotundo, capogruppo del Partito democratico, ricorda le numerose interpellanze e richieste presentate (e non ancora evase) agli uffici per sapere quanti sono i consulenti legali esterni e a quanto ammonta il totale dei loro compensi. Secondo il Pd con le risorse interne disponibili si potrebbe far fronte a costo zero a numerose querelle giudiziarie che vedono protagonista il Comune di Lecce. Sono infatti quatto, oltre alla dirigente Maria Luisa De Salvo, gli avvocati in forza al Comune.

"Una simile gestione è incompatibile con le difficoltà del bilancio comunale e con l'elevato carico fiscale che grava pesantemente sulle famiglie leccesi, costrette - proprio in ragione di quelle difficoltà - a pagare tasse elevatissime, tra le più alte d'Italia, e che vedono sperperare in questo modo i loro sacrifici".

L'assessore Greco: "Liquidati i legali incaricati dalla giunta Poli".

A stretto di giro di posta le precisazioni dell'assessore al Contenzioso del Comune, Fiorino Greco che da una parte motiva le spese con impegni presi dalla Giunta precedente e dall'altra sottolinea il vantaggio per le casse comunali, nonostante parcelle non trascurabili, di consulenze affidate a professionisti di alto livello: "L'amministrazione comunale si è limitata a liquidare le competenze spettanti ai legali per incarichi che erano già stati conferiti: gli avvocati Alessandro Caggia, Alessandro Martano, Nicola Stefanizzo, Francesco Flascassovitti, Giovanni Calasso e Carmelo Scippa sono stati infatti nominati dalla precedente amministrazione, quella guidata da Adriana Poli Bortone".

Quanto al presente, "i legali incaricati da questa amministrazione, l'avvocato Domenico Guadalupi e l'avvocato Ottorino Fiore, hanno fin qui percepito rispettivamente 5mila e 11mila euro (il primo, per la causa Selma-Bipiemme ancora in corso; il secondo, come acconto, per il filobus, Ndr). Come è noto - ha aggiunto Greco - i due legali stanno seguendo per conto del Comune di Lecce due vicende delicatissime quali quelle del filobus cittadino e degli uffici giudiziari di Via Brenta. Si tratta di due questioni scottanti che rischiavano di minare i conti economici del Comune di Lecce ma sulle quali, grazie proprio alle competenze professionali e all'abilità dimostrata dai legali, stiamo riuscendo a risparmiare diversi milioni di euro".

Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere del Centro Moderato, Wojtek Pankiewicz, che la lega ad una serie di precedenti (spese di rappresentanza, Lupiae Servizi), tanto da affermare: "Perrone e Monosi con roboanti annunci ripetono di voler risanare le casse comunali, ma i fatti ci dimostrano che sono proprio loro i veri sabotatori del bilancio comunale, trasformando Palazzo Carafa in una vera Sprecopoli".

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