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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Incontro tra ordini e un solo candidato sindaco. Fornari attacca i presidenti

Il confronto organizzato dall'associazione "MoviMenti" ha creato malumori anche tra gli appartenenti alle categorie professionali

LECCE – L’incontro organizzato dall’associazione “MoviMenti” con i rappresentanti di quattro ordini professionali – avvocati, ingegneri, geometri e commercialisti – e un candidato sindaco, Mauro Giliberti, ha destato non poche polemiche

Sia all’interno delle categorie interessate che fuori è stata messa in dubbio l’opportunità di partecipare ad un confronto, dal titolo "Le libere professioni e la città", che prevedesse la presenza di uno solo dei candidati sindaco. Nel consiglio direttivo dell’associazione c’è anche Daniele Montinaro, consigliere comunale uscente di maggioranza, che ha introdotto i lavori.

Sulla questione si è espresso anche Giuseppe Fornari, promotore della lista “Una buona storia per Lecce" a sostegno di Carlo Salvemini.

"Ma come possono pensare i presidenti di alcuni ordini professionali di andare ad un dibattito sulla città ed il mondo delle professioni alla presenza di un solo candidato sindaco? Come possono pensare di aver avuto un contegno istituzionale consono al loro ruolo? I presidenti degli ordini rappresentano ogni singolo componente - anche quello idealmente più lontano da loro - e sono chiamati a tutelare gli interessi di tutti gli iscritti. Nel far ciò non solo possono ma devono partecipare ad ogni dibattito utile al ruolo di responsabilità che rivestono ed è per esempio naturale che si confrontino anche con il mondo della politica locale o nazionale”.

“Importantissimo è per esempio – prosegue Fornari - partecipare ad incontri con i rappresentanti delle istituzioni. Quello che proprio non possono fare è partecipare ad un dibattito con un solo candidato sindaco mentre è in pieno svolgimento una campagna elettorale. Se un presidente non ha questa sensibilità, non volendo pensare a scelte partigiane, semplicemente non è adatto a ricoprire quel ruolo. E farebbero bene gli iscritti agli ordini leccesi a chiederne immediatamente conto e, in assenza di giustificazioni plausibili, dovrebbero, questo è il mio parere, chiederne le immediate dimissioni".

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