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Dopo la consegna del documento, attivisti di Fridays for future convocati in Provincia

Venerdì l’elenco delle proposte che gli ambientalisti hanno ritenuto urgenti su temi come rimboschimenti, lotta agli incendi e alle emissioni. Oggi l’incontro con il presidente dell’ente, il consigliere con delega all'Ambiente e con il capo Ufficio di gabinetto

LECCE – Al di là delle intenzioni, ora l’obiettivo è concretizzare e stringere i tempi. A una settimana esatta dallo sciopero globale per il clima di “Fridays for future”, con la contestuale consegna di un documento alla Provincia di Lecce, gli attivisti (a nome anche di diverse altre associazioni) sono stati convocati presso Palazzo Adorno per un incontro con il capo Ufficio ci gabinetto Andrea Romano, il presidente dell’ente Stefano Minerva, con l’addetto ai rapporti istituzionali Andrea Ciardo e con il consigliere con delega all’Ambiente Alfredo Fina (nonché sindaco di Campi Salentina).

Una delegazione di ambientalisti -  operativi nel movimento di Greta Thunberg e composta da Elsa Indiano, Matthew Bradman, Daniela Tramacere e Piero De Pascalis (per l’associazione Clean Up di Giorgilorio) - si è infatti presentata per discutere delle urgenze del territorio evidenziate e sottoscritte in quel documento. Tra gli argomenti sollevati la scorsa settimana, la richiesta di intervento sull’emergenza incendi e sulla questione dei rifiuti. E ancora l'inquinamento del suolo, gli effetti della Xylella, la bonifica dai materiale nocivi per la salute come l’amianto, il monitoraggio maggiore circa le emissioni industriali del territorio e, soprattutto, il tema del rimboschimento.

Quel documento, sottoscritto dicevamo da numerose associazioni e gruppi del luogo (Airsa -Associazione indipendente ricerca salute e ambiente amanti della natura;  Amnesty International Lecce; Arci Lecce Comitato Territoriale; Casa del Popolo - Silvia Picci; Cedeuam dell’Università del Salento; CleanUp Surbo - Giorgilorio; Città Fertile; Collettivo No Tap; Coordinamento ambientale Salento (Cas); Link Lecce associazione studentesca; Mobius Circle Aps; Noi ambiente e beni culturali di Noha e Galatina Nuova Messapia; Officine Cittadine; Rete “Legalità per il clima; Salento Km0; Salviamo gli ulivi del Salento; Salento bici tour; Terra Fertile; Unione degli universitari Udu Lecce VulcanicaMente Aps), è stato nel frattempo valutato dagli incaricati della Provincia per stabilire quali tra le proposte contenute possa concretamente consentire all’ente di passare a una fase esecutiva.

Bisognerà individuare le azioni conciliabili con le competenze nelle mani di via Umberto I. La Provincia ha sentito di poter rassicurare gli attivisti già sulla questione rimboschimento, avendo avviato da circa un paio di anni un censimento dei terreni di proprietà dell’ente di quelli privati, anche lotti piuttosto ridotti, potenzialmente destinati alla piantumazione.  Ha fornito inoltre garanzie anche circa l’impegno nella lotta all’abbandono dei rifiuti (non in merito al ciclo, ovviamente, trattandosi id una competenza in capo alla Regione) dove, oltre all’esistenza delle fototrappole lungo le strade di propria competenza, la Provincia ha fatto sapere di voler stimolare ulteriormente i singoli Comuni all’installazione dei dispositivi di videosorveglianza per stanare  i trasgressori.

Un piccolo sforzo quello possibile, certo, poiché una trentina di agenti della polizia provinciale per un’intera area dmigliaia di chilometri quadrati non è chiaramente sufficiente per far fronte al numero elevato di criticità ambientali del Salento. Vi è poi un altro aspetto che interferisce al momento con la condivisione di una strategia ambientale tra attivisti ed ente nell’immediato. Nelle prossime settimane gli amministratori locali andranno al voto per rinnovare la giunta dell’ente. Patti intrapresi oggi, hanno fatto sapere dalla Provincia, potrebbero dunque risolversi come accordi scritti sulla sabbia.

Il numero uno di Palazzo dei Celestini Minerva, intanto, ha però ritenuto di voler ascoltare le proposte ambientali degli attivisti, anche in vista del suo prossimo programma. Alcune delle proposte avanzate dagli attivisti potrebbero convergere con quelle dell’agenda della sua candidatura. Nel frattempo, almeno così si spera, nessuno resterà con le mani in mano. Se i volontari delle associazioni impegnate nella difesa dell’ecosistema spingono su un’accelerazione di accordi e propositi, la Provincia “frena” in maniera precauzionale e preferisce prendere una settimana di tempo. Un secondo incontro è stato infatti calendarizzato al termine del tavolo di oggi: i presenti si sono dati un nuovo appuntamento tra una settimana, venerdì 7 ottobre, per tirare le somme.

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