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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Sgomberi per occupazioni abusive: incontro tra Comune, Regione e Iacp

Non saranno tollerate situazioni che penalizzano i legittimi assegnatari mentre casi di particolare disagio verranno valutati dai Servizi Sociali. Ma la vera grana è quella delle morosità e della case "parcheggio"

LECCE – Comune di Lecce, Regione Puglia e Istituto autonomo case popolari si sono seduti allo stesso tavolo – quello della sala giunta di Palazzo Carafa – per discutere della questione degli alloggi di edilizia popolare occupati abusivamente. Un tema delicato che, ogni volta che si tratta di eseguire uno sgombero, rischia di diventare una bomba sociale.

La situazione, nel capoluogo salentino, da una parte ricalca quella della maggior parte delle città dell’Italia meridionale, dall’altra riveste carattere d’urgenza perché si interseca con la pubblicazione della nuova graduatoria per le case popolari, partorita dopo lunga attesa, e con l’adozione del regolamento comunale – il primo di cui il Comune si dota - che proverà a mettere ordine, per la prima, su una materia gestita in maniera emergenziale e inevitabilmente discrezionale.

All’incontro – che arriva mentre sarebbero in corso di preparazione diverse procedure di  sfratto - hanno preso parte la vicepresidente della Regione Puglia, Angela Barbanente, il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, che ha chiesto il confronto, e il commissario straordinario di Iacp, Daniela Lupo. Presenti anche gli assessori del Comune di Lecce, Carmen Tessitore (Servizi Sociali) e Attilio Monosi (Patrimonio ed Edilizia residenziale pubblica).

Secondo il resoconto di Palazzo Carafa, si sarebbe trovata una soluzione che garantisca il ripristino della legalità, almeno nei casi in cui vittima dell’occupazione abusiva sia stata un legittimo assegnatario, e il soddisfacimento del bisogno primario della casa.

“Eccezionalmente, l’amministrazione comunale, previo accertamento da parte dei servizi sociali competenti delle condizioni di particolare disagio, chiederà,  con oneri a carico degli occupanti, il rinvio degli sgomberi  per il  tempo strettamente necessario per l’individuazione di adeguate soluzioni abitative alternative”. Di alloggi di nuova costruzione, tuttavia, ce ne sono pochi in città e ancora meno quelli che saranno disponibili a breve. Si tratta dunque di capire quante siano effettivamente le occupazioni abusive, ma il fenomeno non dovrebbe aver assunto dimensioni ingovernabili.

Ben diverso, invece, il problema delle morosità degli inquilini, fatto che determina un danno per le casse del Comune quantificabile in centinaia di migliaia di euro. Un aspetto questo che diventa rilevante anche per le cosiddette “case parcheggio”, di cui ancora non si conosce il numero esatto nonostante un’infinità di richieste in questo senso in commissione consiliare. Alla luce del regolamento appena approvato chi è già moroso non sarà legittimato a richiedere la conferma dell’assegnazione.

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