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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Lidi in piedi tutto l'anno: via al tavolo per definire le regole, tra impresa e ambiente

Primo incontro in prefettura per l'organo che si deve occupare della redazione delle linee guida per conciliare la tutela paesaggistica imposta dalla Soprintendenza con l' esigenza dei gestori di mantenere le strutture anche oltre la stagione estiva

LECCE – Si è insediato questa mattina il tavolo istituzionale che deve individuare le linee guida per il mantenimento delle strutture nei lidi balneari durante tutte l’anno. Perché, se è vero che anche l’Ufficio legislativo del ministero dei Beni culturali si è espresso in tal senso, è altrettanto chiaro che non si può prescindere dalla tutela paesaggistica. Si è trattato di un incontro interlocutorio perchè l'intenzione concordata tra le parti - Soprintendenza, Anci e Regione. sotto il coordinamento del prefetto, Giuliana Perrotta - è stata quella di aggiornarsi per discutere dei criteri che intanto saranno redatti e poi sottoposti a discussione. 

La strada della conciliazione si è aperta dopo una serie di incontri tra le associazioni di categoria e il sottosegretario Francesca Barracciu che, per conto del governo, segue la vicenda dell’azzeramento delle concessioni demaniali in ottemperanza alle norme comunitarie per la libera concorrenza. I balneari, che chiedono invece un lungo periodo di transizione che salvaguardi gli investimenti fatti, hanno posto anche delle questioni specifiche, che cambiano a seconda delle regioni italiane: e in Puglia molto avvertito è il problema della rimozione delle strutture al termine della stagione estiva, secondo un’interpretazione delle norme da parte della Soprintendenza che sarebbe troppo restrittiva e penalizzante.

“La tempestività con cui la prefettura di Lecce ha ritenuto di dover procedere all’insediamento del tavolo istituzionale sulla questione dei lidi balneari – ha commentato il deputato del Pd, Salvatore Capone - va assolutamente sottolineata e rilevata, perché induce a immaginare di poter giungere per tempo alla definizione di una griglia di criteri condivisi in relazione sia alla permanenza delle strutture che alla tutela e alla salvaguardia delle coste e dell’ambiente”.

Per il parlamentare salentino, una parte importante per l’armonizzazione delle regole lo può avere anche l’associazione dei Comuni italiani: “Un ruolo dirimente io credo – solo da un’alleanza virtuosa tra Soprintendenza, Regione, Comuni, Associazioni di categoria e imprese di settore, può venire un ulteriore input, anche in termine di destagionalizzazione, allo sviluppo turistico e una ulteriore consapevolezza sulla ineludibilità della salvaguardia territoriale. Peraltro, molti Comuni salentini proprio in questo periodo sono impegnati nella redazione dei Piani delle Coste e nulla impedisce, ritengo, che propria questa possa divenire una occasione di riflessione e confronto, anche con la Soprintendenza,  su come tenere insieme sviluppo turistico e tutela ambientale”.

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