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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Vertenza addetti alle pulizie. Bellanova chiede l’intervento del governo sulla gara

Il deputato del Pd ricostruisce la storia dei lavoratori che rischiano un dimezzamento del salario. "Situazione penalizzante per la Puglia, gara giocata al massimo ribasso, effetti devastanti sulle famiglie". Chiesta convocazione di un tavolo interministeriale

LECCE – La vertenza dei  lavoratori socialmente utili, impiegati come addetti alle pulizie nei plessi scolastici pugliesi (circa 3500) e salentini in particolare (circa 800) torna sul tavolo della presidenza del Consiglio dei ministri. A sollecitare una risposta, e quindi un intervento del governo sul problema del dimezzamento dello stipendio a partire dal nuovo anno, questa volta è il deputato del Pd, Teresa Bellanova che ha presentato un’interrogazione.  Bellanova ricostruisce innanzitutto il profilo lavorativo delle maestranze: “ Questi lavoratori, frutto di un progetto sociale condiviso nel 2001 con il Miur e altri ministeri interessati che ha permesso tempo addietro a 28mila persone di essere stabilizzate dopo anni di precariato, sono in questi giorni in forte agitazione sul territorio salentino e pugliese”

La ragione della vibrante protesta, spiega il deputato, è nella gara che il ministero della Pubblica istruzione, attraverso Consip, ha aggiudicato a Dussman col ribasso del 60 percento, “generando anche una discriminazione rispetto alle altre regioni”.  La gara europea esperita da Consip spa, in rappresentanza del ministero dell'Economia e delle Finanze è stata suddivisa in 13 lotti geografici: di questi, la Puglia è compresa nel lotto 11, per un valore stimato di circa 194 milioni e 300 mila euro. Tra i criteri di aggiudicazione sembrerebbe esserci anche quello dell’offerta più vantaggiosa, e a meno della metà del valore stimato. Ma sembrerebbe si sia aggiudicata l’appalto l’unica azienda partecipante.

“Mi risulta che ciò che è stato considerato corretto – prosegue lei  - , in merito alla gara che ha interessato la Regione Puglia e dunque la presenza di una sola offerta, sarebbe stato poi eccepito per il lotto numero 6, quello relativo alle province di Napoli e Salerno;  il reddito percepito da questi lavoratori, a fronte di 35 ore settimanali è stato finora pari a circa 800 euro al mese, non per tutti però. Il dato reale in questo contesto è  variegato, con redditi che vanno dai 450 euro ai 700 euro al mese. Ridurli di oltre la metà comporterebbe, come è facile intuire, effetti devastanti su famiglie in molti casi monoreddito e con figli”.

“L’eventuale taglio sul monte ore rappresenterebbe una condizione critica non solo per la vita di queste persone, ma anche per il buon mantenimento delle condizioni igienicosanitarie dei plessi scolastici”, ammonisce il deputato che chiede al governo di convocare un tavolo interministeriale per acquisire ogni elemento utile a non penalizzare i lavoratori pugliesi e salentini.

Bellanova preme anche per  bloccare la gara Consip, alla luce delle motivazioni riportate dalle organizzazioni sindacali  che hanno visto aggiudicare una gara pubblica con un ribasso del 60 percento, penalizzando così  fortemente la regione Puglia e i suoi lavoratori.

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