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Venerdì, 19 Aprile 2024
La sfida "dal basso" dell'outsider

L’impegno di Antonaci: “In campo per restituire a Galatina dignità politica”

Intervista al medico, candidato sindaco di “Progetto per Galatina”, che spiega le ragioni del proprio impegno, i programmi e i temi della campagna elettorale

GALATINA – Sono state presentate le liste che concorreranno alla prossima competizione elettorale amministrativa di Galatina. Quattro i contendenti che si affronteranno per guidare Palazzo Orsini: il primo cittadino uscente, Marcello Amante, l’ex sindaca Sandra Antonica, l’imprenditore Fabio Vergine e il medico Antonio Antonaci. È proprio quest’ultimo il protagonista di questa intervista.

La competizione elettorale di Galatina sta per entrare nel momento più caldo: come nasce la sua candidatura?

“Dalla volontà di un gruppo di cittadini che, di proselito in proselito, è divenuto via via sempre più ampio, fino a far germogliare una coalizione. Un gruppo in cui la voglia, se non proprio l’esigenza, di ridare a Galatina un sindaco scelto tra la gente e dalla gente è emersa quale denominatore comune. Non un primo cittadino calato dall’alto o che sia il risultato di una mediazione coercitiva tra segreterie di partito, interessi economici di gruppi finanziari ed interessi elettorali di politici esterni che nulla hanno a che vedere con l’intento di riportare Galatina ad essere il centro vitale, sotto il profilo economico, culturale e sociale, che è stato fino a qualche decennio addietro. Per restituire, in definitiva, alla nostra città dignità politica, consentendo a colui che avrà il mandato di governare la città di operare con autorevolezza ed in autonomia, libero da qualsivoglia ingerenza, vincolo, legame o subalternità e sottomissione, che altro non siano se non gli interessi dei cittadini galatinesi”.

Se dovesse circoscrivere in maniera semplice e schematica il perimetro della sua coalizione, come la definirebbe?

“La figura geometrica che accosterei alla nostra coalizione è una poligonale aperta, dalla grande capacità ricettiva, con le porte spalancate a chiunque voglia incidere in prima persona, scevro da condizionamenti o direttive politiche. Liste e movimenti civici che fanno riferimento alla società civile di Galatina. Una coalizione assolutamente priva di caratterizzazioni ideologiche e non in contiguità con nessuna delle altre coalizioni, dalle quali si differenzia per l’assoluta mancanza di sponsor politici esterni. Per riassumere una coalizione ampia, unita, plurale e progressista”.

Il suo impegno in questa tornata è alternativo sia all’esperienza amministrativa di Amante che a quella degli avversari: che giudizio dà rispetto al sindaco uscente e alla sua giunta? Cosa pensa di offrire di diverso e migliore alla città? E cosa la distanzia dagli altri competitors?

“A me sembra che l’amministrazione uscente abbia gestito la cosa pubblica senza il coinvolgimento dei cittadini; d’altronde alcuni consiglieri di maggioranza che ultimamente sono passati all’opposizione e la stessa vicesindaco hanno denunciato pubblicamente la totale mancanza di considerazione nei loro confronti da parte del sindaco e di una ristretta cerchia di suoi collaboratori. È evidente che noi, che tra la gente e dalla gente originiamo, nella nostra proposta avremo un modo di governare assolutamente diverso, inclusivo, democratico nella sostanza, imprescindibilmente partecipato, rispetto al quale i cittadini ci giudicheranno. Ciò che ci differenzia ancora dagli altri competitors sono gli sponsor: noi non abbiamo nessuno alle spalle, se non un onorevole, il nostro programma elettorale. Che per noi costituisce l’unico stendardo da ostentare”.

Alcuni dati sanitari degli ultimi anni riferiti a specifiche patologie tumorali, indicano criticità nella zona del galatinese: esiste un problema ambientale legato alle emissioni inquinanti e un conflitto in atto sul tema salute/lavoro?

“Io sono un medico e le assicuro che le patologie neoplastiche sono in aumento ovunque. Senza dubbio ciò è generato anche dagli inquinanti aerei, ma anche da quelli del suolo, delle acque e dalla contaminazione degli alimenti. Bisogna concordare con gli imprenditori industriali e gli artigiani, nei limiti delle competenze comunali, ogni possibile azione funzionale alla riduzione dell’inquinamento. Attraverso un monitoraggio costante sarà possibile tutelare maggiormente i nostri cittadini e le imprese galatinesi che apportano un grande valore aggiunto al nostro territorio”.

Quali sono i punti cardine del suo programma amministrativo?

“Nel nostro programma è palpabile la volontà di incentivare tutto ciò che possa condurre ad un’economia ecosostenibile, nell’ottica di un sistema produttivo moderno e rispettoso della salute collettiva. Sarà, per esempio, assolutamente necessario che gli operatori delle aziende agricole e gli agricoltori in genere frequentino dei corsi gratuiti realizzati dal Comune al fine di acquisire le conoscenze per il corretto utilizzo dei fitofarmaci. Circa il programma, individuiamo nel turismo l’elemento centrale dal quale partire per far crescere e rigenerare la nostra città. Riteniamo che sia il turismo la principale vocazione di Galatina e quindi la maggiore risorsa a disposizione, quella freccia che sapientemente orientata potrà fare da volano al rilancio economico dell’intera città”.

Osservando gli schieramenti in campo, da un punto di vista strettamente politico, la sensazione è quella di vedere profili di centrosinistra presenti, seppur in maniera differente, in tutte le forze che competono alla tornata elettorale. Che lettura politica dà rispetto a questo dato? E che possibilità riscontra, nell’ottica di secondo turno, di dialogo con i suoi avversari?

“Il quesito, estremamente interessante, andrebbe rivolto a chi è stato protagonista degli ultimi vent’anni della vita politica del centro sinistra a Galatina ed ancora oggi torna a riproporsi per l’ennesima volta, pensando di lavar via con un colpo di spugna tutti i disastri politici che ha cagionato. ‘Progetto per Galatina’ si propone agli elettori per vincere con la squadra che è nata quasi per gemmazione, con il suo programma e la sua coscienza. Il resto, davvero, non è affar nostro”.

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