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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Cosimo Durante lancia Bersani e strizza l'occhio al Parlamento

Il presidente dell'assemblea provinciale del Pd sostiene il segretario nazionale. Favorevole ad una legge elettorale con preferenza in collegi uninominali, non smentisce l'ambizione alla candidatura per le elezioni politiche

 

 

LECCE – Ancora qualche ora di attesa e il centrosinistra avrà le idee più chiare sul prossimo futuro. Le primarie designeranno il candidato premier, ma per conoscere il vincitore della sfida tra Bersani, Vendola, Renzi, Tabacci e Puppato forse bisognerà attendere il turno di ballottaggio: secondo i sondaggi, infatti, nessuno è in grado di superare già domenica la fatidica soglia del 50 per cento più uno dei voti.

Sta di fatto che tutto è pronto o quasi: il Pd salentino è schierato in maniera quasi unanime con il segretario nazionale. Tra i suoi sostenitori anche Cosimo Durante, presidente dell’assemblea provinciale, già sindaco di Leverano e consigliere provinciale in carica.

Presidente, l'unica cosa che appare chiara, a due giorni dal voto, è che la partecipazione sarà in calo.  E' colpa solo dello spettro della registrazione oppure c'è un mea culpa da fare?

Personalmente credo che questo calo sia conseguenza della concatenazione di due fattori: innanzi tutto la maggiore complessità  del sistema di partecipazione al voto che ha fatto senz'altro desistere tutto quell'insieme di elettori che, nelle passate primarie, si fermavano durante la loro passeggiata domenicale ad esprimere la loro preferenza ed in secondo luogo una disaffezione generale al mondo della politica ed in particolare dei partiti. Disaffezione quest'ultima che ci richiama e ci spinge ancora di più a dare un senso a queste primarie. 

Lei che ha sempre accettato la sfida del voto - comunali, provinciali e, da ultimo, alle europee peraltro con un buon risultato personale - non crede che la resistenza diffusa nei partiti rispetto all'introduzione della preferenza allontani molti potenziali elettori?

Il Pd è l'unico partito che si sta battendo per ritornare ad un sistema uninominale a collegi in cui un territorio possa esprimere il proprio rappresentante. E credo che tale sistema sia l'unica via per riaffermare la sovranità del popolo sancita dalla Costituzione.

Torniamo alle primarie. Tutto il partito, o quasi, sta con il segretario Bersani, anche lei è tra questi: perché?

Sì anch'io voterò per Bersani perchè trovo abbia l'esperienza, le capacità e la concretezza necessarie a svolgere al meglio il delicato ruolo di primo ministro. Il nostro segretario ha infatti già dimostrato, nelle sue pregresse esperienze da ministro, il suo valore e la sua affidabilità, nonché la sua aderenza e vicinanza alle reali esigenze degli italiani.

Ma non è troppo affermare, come pure è stato fatto, che se vincesse Renzi ci potrebbe essere una rottura nel partito?

Trovo che, se si sceglie di partecipare alle primarie, si decide allo stesso tempo di supportarne il vincitore, chiunque esso sia. E' vero, ci sono state delle affermazioni un po' eccessive da parte di alcuni nostri esponenti, ma credo che si sia trattato solo di campagna elettorale e che, alla fine, tutti si allineeranno al vincitore.

Alle politiche lei ci sarà? E con quali temi?

Rimango a disposizione del Pd perchè credo sinceramente nei valori e negli obiettivi di questo grande partito. I temi ovviamente sono quelli per cui mi batto da sempre: riavvicinare le istituzioni e la politica al territorio; far diventare sempre di più il Salento punto di riferimento dell'intera nazione e dell'Europa, valorizzandone le proprie peculiarità, ovvero il turismo, il mare e soprattutto la sua agricoltura di altissima qualità da difendere a spada tratta contro gli abusi e le imitazioni; ma poi ancora le energie pulite, l'Università e la ricerca. Insomma le idee sono tantissime e la voglia di fare certo non manca.

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