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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Iskenia fra rivelazioni politiche e scenari giudiziari

Rotundo attacca Adriana Poli Bortone sul piano politico, ma ovviamente le dichiarazioni fanno alzare la soglia dell'attenzione anche di chi indaga sulla presunta speculazione. Ed escono nuove piste

La conferenza stampa del Partito democratico leccese, condotta da Antonio Rotundo, il leader dell'opposizione al Comune, dopo mesi si silenzio ha squarciato nuovamente il velo sul caso "Iskenia". Il centrosinistra, per la verità, s'è guardato bene dal dire che i nomi evidenziati nell'atto notarile dimostrerebbero qualcosa sul fronte dell'ormai ben nota presunta speculazione intorno alla cinta di Lecce. Il "trucco", semmai, è quello di inchiodare alcuni esponenti di Palazzo Carafa alle loro dichiarazioni. I "non sappiamo, non conosciamo, non c'entriamo" potrebbero non essere veri, secondo Rotundo, se è sancito nero su bianco che Andrea Bortone, figlio dell'attuale vicesindaco di Lecce Adriana Poli Bortone, e l'imprenditore barese Pasquale Corcelli, già indagato sul fronte di "Iskenia", società fondata nel Lussemburgo, hanno stipulato sempre nel Granducato, un atto per la fondazione di un'altra società con scopi sociali di natura commerciale, per effettuare affari di natura immobiliare di vario genere.

Dunque, per il centrosinistra, gli investitori dell'anonima lussemburghese non sarebbero affatto sconosciuti ad alcuni ambienti imprenditoriali locali e soprattutto a quelli politici. L'attacco non è dunque sul piano strettamente giudiziario, seppur intende minare il campo di sospetti. Sospetti che vengono alimentati dalla notizia che vi sarebbe un secondo indagato nell'inchiesta su Iskenia. Si tratta dell'ex-proprietario dei terreni agricoli di Torre Veneri, che ha dato il nome all'inchiesta condotta dalla guardia di finanza su delega della procura della Repubblica di Lecce. Ancora sconosciute le generalità della persona iscritta sul registro degli indagati. Di lui si sa solo che è legato ad una nota famiglia leccese e che risiede da anni a Milano. Avrebbe concluso l'affare con il delegato italiano della Iskenia, Pasquale Corcelli, imprenditore di Turi con interessi immobiliari in mezza Europa, il primo ad essere indagato dal pm Marco D'Agostino con ipotesi di reato di speculazione edilizia.

Nella stessa inchiesta, gli investigatori hanno già ascoltato altri quattro imprenditori locali in qualità di persone informate sui fatti. Così, dopo Antonio Rotundo e le sue scottanti dichiarazioni, si apre un nuovo filone sulla società Iskenia che ha comprato nella zona una vasta area agricola.

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