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Venerdì, 29 Marzo 2024
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L'Asl di Lecce assume oltre quaranta professionisti: erano precari da anni

Risolta un'annosa questione, nata dopo che una sentenza della Corte costituzionale, nel 2011, aveva ritenuto illegittima la legge regionale con la quale erano stati impiegati medici, veterinari, ingegneri, psicologi, biologi e farmacisti. Ora sono a tempo indeterminato

LECCE - Vito Gigante, direttore amministrativo dell’Asl di Lecce, su delega della direzione generale, ha siglato un accordo conciliativo con il quale sono stati definitivamente assunti a tempo indeterminato quarantadue professionisti che erano in attesa di stabilizzazione da anni. L’annuncia l’Asl in una nota, dopo la firma avvenuta presso la Direzione territoriale del lavoro.

La vicenda aveva avuto inizio nel 2007. Sulla scorta della legge regionale numero 40/2007 erano stati stabilizzati con un concorso una quarantina di dirigenti fra medici, veterinari, ingegneri, psicologi, biologi e farmacisti. Tutto personale che era in forza all'azienda da tempo.

In seguito, però, dopo quasi quattro anni, la sentenza della Corte costituzionale numero 42 del 2011 dichiarò l'illegittimità dell'articolo 3 comma 40 di quella legge regionale. La conseguenza diretta fu la risoluzione dei contratti a tempo indeterminato già sottoscritti.

Si è così aperta subito dopo una stagione di contenziosi. Le Aziende sanitarie della Regione hanno fatto fronte in modi diversi. L’Asl salentina, nel 2012, decise di conciliare con i ricorrenti, subordinando però la stabilizzazione definitiva all'esito dei giudizi pendenti.

L'attuale direzione strategica ha ritenuto di chiudere definitivamente l'annosa questione, così come aveva già fatto presso l’’Asl della Bat. Con la conciliazione l'Azienda assume definitivamente a tempo indeterminato i dirigenti senza alcun subordine all'esito dei vari gradi di giudizio e gli stabilizzati rinunciano al risarcimento danni e al proseguimento delle cause intentate.

“Esattamente con le stesse intenzioni di oltre tre anni fa ad Andria - dichiara il direttore generale Giovanni Gorgoni - abbiamo ristabilito un rapporto fiduciario pieno con i professionisti oggetto della stabilizzazione e abbiamo restituito quella stabilità professionale revocata a seguito di autorevole sentenza, ma dopo troppo tempo e magari con importanti scelte di vita già assunte”.

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