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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

La famiglia, “baluardo della società”. Al via il primo laboratorio provinciale

Parte domani, nella sala consiliare di Palazzo dei Celestini, l'esperienza promossa dall'assessorato alle politiche sociali: obiettivo è creare un luogo di riflessione permanente da cui far nascere un "piano di azione provinciale"

LECCE - Prende il via domani, martedì 16 ottobre, nella sala consiliare di Palazzo dei Celestini a Lecce, il  primo “Laboratorio per la famiglia”, promosso dall’assessorato alle politiche sociali della Provincia di Lecce, ed organizzato, in collaborazione con l’osservatorio provinciale delle politiche sociali e il centro risorse per la famiglia. Articolato in 8 workshop interattivi di analisi, discussione e proposta, che si snoderanno sino al 7 febbraio 2013, il laboratorio costituisce per gli operatori di agenzie educative e di servizi impegnati a favore delle famiglie, un luogo di riflessione, confronto, aggiornamento formativo, approfondimento, ricerca di strategie condivise.

Obiettivo del percorso è la definizione condivisa di linee guida efficaci per la pianificazione e realizzazione di nuove politiche familiari integrate e servizi innovativi per le famiglie, attraverso l’elaborazione di tre strumenti: un report sui bisogni della famiglia, il piano di azione provinciale per la famiglia e la guida ai servizi per la famiglia: “Viviamo oggi un momento di difficoltà economica che ha forte impatto – ha spiegato Antonio Gabellone - sugli equilibri delle famiglie. Per questo, a maggior ragione, in una realtà già debole di per sé, crediamo che la famiglia resti il baluardo e la vera forza della società su cui puntare l’attenzione”.

A condurre ed animare il confronto nei singoli workshop, alcuni tra i massimi esperti italiani, a livello internazionale, sulle tematiche familiari: Paola Di Nicola, ordinario di sociologia dei processi culturali e della famiglia presso l’università di Verona, Camillo Regalia, ordinario di psicologia sociale alla “Cattolica” di Milano, Rosa Regina Rosnati Palandri, associato di psicologia sociale alla “Cattolica” di Milano, Giovanni Battista Sgritta, ordinario di sociologia presso l’università La Sapienza di Roma, Giandomenico Amendola, ordinario di sociologia urbana all’università di Firenze, Stefano Zamagni, ordinario di economia politica all’università di Bologna e membro del comitato scientifico del forum delle associazioni familiari, Rita Grazia Ardone, ordinario di psicologia dinamica all’università La Sapienza di Roma e Elena Fontana, esperta del centro Tiama di Milano, docente all’università di Milano Bicocca  e coordinatrice del centro tutela minori “Paradigma” di Torino.

Interverranno, inoltre, docenti e ricercatori dell’Università del Salento ed esperti, regionali e locali, delle tematiche trattate, oltre che presidenti di ordini professionali e magistrati, operatori dei servizi sociali comunali e di ambito, assistenti sociali e medici Asl, docenti referenti delle scuole del territorio, operatori sociali dei servizi del ministero della Giustizia, rappresentati delle forze dell’ordine, educatori degli asili nido, referenti degli organismi ecclesiali specializzati, referenti delle associazioni familiari e del forum delle associazioni familiari, rappresentanti dei mass media locali.

“Obiettivo del laboratorio – sottolinea l’assessore Filomena D’Antini Solero - è quello di iniziare a costruire una discussione complessiva sulla famiglia, con il sostegno di nomi eccellenti che hanno accolto il nostro invito a Lecce. Non convegni, dunque, ma occasioni di incontro e discussione tra tutti coloro che si occupano di famiglia a vario titolo. L’obiettivo successivo è quello di costruire. con tutti gli attori interessati e coinvolti, un Piano di azione provinciale per la famiglia, delle linee guida sulla base delle quali realizzare le nuove politiche di welfare e i nuovi servizi innovativi e integrati per le famiglie”.

A dare i numeri dell’attività il coordinatore del centro risorse per la famiglia Alessandro Nocco, intervenuto insieme allo staff: “Stamattina un bimbo di due anni e mezzo ha finalmente conosciuto il padre che non aveva mai visto e che, a sua volta, avrà la possibilità di recuperare il ruolo genitoriale, il tutto con il benestare della mamma e della nonna. È questo uno spaccato dei bisogni a cui rispondere”.

“Sono – ha proseguito - circa 180 i nuclei familiari seguiti dal Crf, provenienti dall’intero territorio provinciale, su invio degli organi giudiziari e dei servizi territoriali sociali e socio-sanitari Asl, oltre che per accesso spontaneo, in rapido incremento nell’ultimo anno; sono, poi, circa 230 gli interventi specialisti attivati, di cui più del 60% risultano mediazioni di conflitti familiari e  1941 le prestazioni rese, con un incremento progressivo, ed esponenziale nell’ultimo anno. Numeri che sostanziano la mission istituzionale di governance delle politiche familiari del centro risorse per la famiglia”.

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