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"La Notte dei debiti? No, dei crediti, ma culturali"

La Grecìa salentina replica alle accuse sugli eccessivi costi del Festival della Notte della Taranta. Luigino Sergio annuncia querele, Blasi afferma:"Sono a disposizione dei magistrati"

La Grecìa Salentina si difende dalle accuse lanciate nei giorni scorsi dall'opposizione di Palazzo dei Celestini e lo fa annunciando querele nei confronti di chi, al di là di ogni legittima critica, ha di fatto calunniato la Grecìa salentina.
Parola del presidente dell'Unione dei comuni grichi Luigino Sergio e del patròn della Notte della Taranta, il sindaco di Melpigno Sergio Blasi. "Non abbiamo creato, come qualcuno sostiene - dice Blasi- la notte dei debiti. Siamo la notte dei crediti, e non solo economici, ma soprattutto culturali."

Non ci stanno i rappresentanti dell' Unione a subire quelle che definiscono le "critiche calunniose" dell'opposizione, Martella e Badassarre in primis. "Fanno bene - commenta Blasi - a farci le pulci. Continuino così: significa che sono mossi da una gelosia e da un'invidia che non porta a nulla. Noi abbiamo in mano i risultati: un credito di un milione di euro, affluenze turistiche record nel periodo del Festival, quantificabili anche nel numero degli spettatori al concertone di Melpignano: dai 30 mila del 2004 si passa ai 150 mila del 2007. Continuino così, e la gente capirà ancora meglio la differenza tra una classe dirigente che lavora per lo sviluppo e chi invece è caratterizzato dall'incapacità di fare e dall'immobilità. Dodici anni fa - continua Blasi- eravamo la zona della Puglia più povera. Non avevamo il mare, né i martiri di Otranto. Ora siamo, grazie alle nostre iniziative, conosciuti in tutto il mondo. Siamo riusciti a fare sistema e a creare le condizioni per le sfide più alte."

Così questa mattina, punto per punto, i dirigenti della Grecìa Salentina, hanno smontato le accuse avanzate dall'opposizione a Palazzo dei Celestini, con una premessa sui numeri: il Festival della Notte della Taranta dura 20 giorni, e non solo una notte. E allora come si finanzia il festival? "Con i fondi di enti pubblici - dice il presidente Luigino Sergio - con gli sponsor privati, l'Unione dei Comuni della Grecìa e dell'istituto Diego Carpitella. Tutti i conti, sino al 2006 sono a posto. La Grecìa vanta, piuttosto, un credito di oltre un milione di euro da Regione, Provincia, Camera di Commercio, l'Unione Europea, la società Arcus del Ministero delle Attività Culturali, sponsor privati ed emittenti per i diritti televisivi. Per il 2007 - aggiunge - il piccolo ritardo sui pagamenti, fisiologico negli enti pubblici, sarà colmato appena tali somme ci saranno trasferite, riteniamo entro i mesi di gennaio e febbraio. Nessuno può mettere in dubbio la trasparenza dei conti, esitono infatti le delibere consuntive del Festival dettagliate e accessibili a tutti. Essendo state recapitate alla Ragione ed alla Camera di Commercio, sono da mesi in possesso di un considerevole numero di persone, compreso Baldassarre. "

Da chiarire anche la questione Princigalli, la società che, secondo Baldassarre, intascherebbe oltre il 50 per cento dei finanziamenti. "Le somme erogate alla società, per l'edizione 2005 comprendono sia la direzione tecnica ed organizzativa del Festival e del Concertone, sia il palco, l'audio, l'impianto luci, il catering, l'assicurazione e la vigilanza, e le lunghe settimane di prove. Per quanto riguarda l'aumento dei costi da un'edizione all'altra , questo è dovuto al salto di qualità che riteniamo di aver operato nel 2005, anno in cui i due presidenti appena eletti, quello della regione e quello della provincia, hanno compreso la rilevanza culturale dell'evento, aumentando i fondi. A questo si aggiungono: l'allargamento dei concerti al comune di Galatina, il triplicato numero dei musicisti e degli artisti nazionali ed internazionali. "

"Tutto questo ed altro ancora ( le criticate trasferte dell'ensamble ad Amman, Pechino e Berlino, le spese per il movimento terra antistante il Convento degli Agostiniani, le spese per il catering) dimostra- concludono gli amministratori- che non abbiamo né segreti né tesori nascosti. Dimostra che ogni spesa è giustificata , e che quanto affermato da politici miopi è assolutamente falso. E se Lorenzo Ria e Raffaele Baldassarre avessero accettato il nostro invito a venire a godere della Notte della Taranta, nel corso di tutte le edizioni, avrebbero potuto percepire con i loro sensi la crescita di qualità che ben giustifica la crescita dei costi.
E tutto questo dimostra- conclude Luigino Sergio- che quanto è stato affermato in questi giorni è falso."

Tanto falso che il presidente dell'Unione annuncia querele mentre il sindaco Sergio Blasi si mette a disposizione dei magistrati per ogni eventuale chiarimento.

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