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Politica Santa Cesarea Terme

La replica del Comune: “Unici a non presentare fenomeni di abusivismo”

Il vicesindaco ed assessore all'ambiente di Santa Cesarea, Sergio Bono, dice basta ai continui attacchi degli ambientalisti, dopo l'ennesimo esposto: "Qui abbiamo sempre svolto una rigorosa politica di salvaguardia del territorio"

SANTA CESAREA TERME – “Basta con gli attacchi continui”. Si riassume così la replica del vicesindaco di Santa Cesarea Terme, Sergio Bono, alla notizia dell’ennesimo esposto in Procura, presentato dagli ambientalisti sul caso di Porto Miggiano: “Se l’intervento di consolidamento del costone roccioso – spiega in una nota - non è in linea con le loro idee, allora spieghino – i Sigg. ‘ Ambientalisti’ - perché l’intervento proposto viene accettato da tutti i cittadini e turisti che finalmente dopo 25 anni possono accedere con sicurezza e fruire del nostro bellissimo mare”.

“Prima invece – prosegue - ci si avventurava in una zona interdetta alla balneazione in quanto non sicura. Oggi  il Comune di Santa Cesarea Terme offre la possibilità di raggiungere la spiaggetta di Porto Miggiano e l’area limitrofa in condizioni sicure, precisando che l’intervento è stato eseguito nel rispetto del progetto che ha acquisito tutti i necessari pareri dagli organi preposti”.

Bono è sicuro: “La verità  è che informazioni, dati, progetti su Santa Cesarea vengono messi in una betoniera e sversati indistintamente su Porto Miggiano. 524 alloggi in una falesia, lavori pesanti di scavo e disgaggi per distruggere il luogo più suggestivo di Santa Cesarea e consegnarli agli orchi del cemento……. come assessore all’ambiente posso dire che è stata condotta una campagna informativa che ha indotto a guardare il nostro territorio come uno dei più rovinati e compromessi dal punto di vista ambientale”.

“A questo punto – sottolinea - mi corre l’obbligo far notare a taluni ambientalisti che il Comune di S. Cesarea Teme ha sempre svolto una rigorosa politica di salvaguardia e di tutela del territorio, tanto che, forse unico comune pugliese costiero, che non presenta fenomeni di abusivismo, ed è stato sempre impegnato a programmare, nel rispetto della sua funzione territoriale, che gli è stata peraltro anche riconosciuta essendo uno dei primi comuni che ha operato sempre con una strumentazione urbanistica definitiva ‘piano regolatore generale’”.

“È fuori dubbio – sancisce - che gli esiti formali di una programmazione edificatoria regolata da strumenti datati, potevano essere differenti, ma, voglio ribadire, è stato pianificato: a Santa Cesarea non c’è nulla che sfugge alle regole dell’edificazione normate dal Prg”.

Bono evidenzia che il territorio sia stato preservato dalle “puntuali conferenze di servizi in variante che modificano silenziosamente” l’esistente: “Parlo di tutti quei comuni – afferma - che hanno operato ed alcuni operano ancora con un piano di fabbricazione, che in mancanza di aree devono variare la destinazione d’uso di un terreno, magari agricolo immerso in una splendida campagna che si affaccia sul mare”.

“L’intervento di consolidamento - conclude il vicesindaco – ‘cari taluni ambientalisti’ è un intervento che ha qualificato l’area mettendola in sicurezza e quindi rendendola fruibile - e la vostra ostinazione nel ripetere sempre le stesse cose somiglia molto al canto disperato del cigno”.

 

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