"Mi informano che Paolo Perrone, a quanto pare sull'orlo di una crisi di nervi, avrebbe sporto querela nei miei confronti per i contenuti del dibattito democratico svoltosi su Telerama qualche giorno fa, e in particolare per i rilievi che ho mosso sul caso Iskenia, tra farneticazioni varie di spie, comunisti che mangiano i bambini e altre stupidaggini di questa natura. Mi sembra l'ennesimo atteggiamento puerile di chi cerca sempre il supporto di qualcuno o qualcosa per sfuggire a ciò che interessa di più ai cittadini di Lecce, il confronto sul futuro della città". Risponde in questo modo Antonio Rotundo, il candidato sindaco del centrosinistra, alle parole pronunciate in conferenza stampa dall'attuale vicesindaco.

"Capisco che non avendo argomenti su cui dibattere - prosegue Rotundo - , sia più utile giocare alle spie, fare querele ed ergersi a vittime, o strillare alla discesa dei comunisti. Tutto meno che parlare delle periferie da riqualificare, delle marine abbandonate, dei disagi che tanti nostri concittadini vivono ogni giorno. Sul tema Iskenia posso dimostrare a Paolo Perrone e a tutti i cittadini in qualunque sede, televisiva o giudiziaria, la giustezza e la trasparenza delle mie argomentazioni".

"Pongo ai cittadini una semplice domanda - dice ancora Rotundo -: perché mai questi signori lussemburghesi avrebbero dovuto comprare 30 ettari di terreno agricolo nella campagna leccese nel 2004, quando ancora non era alle viste alcun documento programmatico e tanto meno alcun nuovo piano regolatore? Forse per coltivare pomodori ed esportarli in Lussemburgo? Pensano forse Perrone e i suoi suggeritori che i cittadini leccesi siano degli stupidi?"

"Mentre il buon Paolo Perrone - conclude polemico Rotundo - sarà impegnato a giocare alle querele tra le braccia amorose di mamma Poli e di papà Fitto, sull'area Iskenia con Antonio Rotundo sindaco di Lecce sorgerà un bel parco dove andranno a giocare i bambini e a passeggiare gli anziani".