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Venerdì, 19 Aprile 2024
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"La Stp? E' una società che macina debiti"

I consiglieri provinciali all'opposizione di Forza Italia riferiscono sui debiti accumulati dalla società di trasporti e chiedono alla maggioranza di fare chiarezza al prossimo consiglio provinciale

"E' una società che macina debiti". I consiglieri provinciali all'opposizione di Forza Italia si riferiscono alla situazione economica e finanziaria della Stp, la Società di trasporti pubblici di Terra d'Otranto, di cui hanno parlato questa mattina nell'ambito di una conferenza stampa a Palazzo dei Celestini. Si dicono preoccupati per le cattiva gestione societaria, che fa capo al presidente Umberto Uccella, per la voragine finanziaria in cui versa la società e per quei 6milioni di euro previsti dal piano d'impresa che dovrebbero portare, nel 2008, ad un sostanziale pareggio delle perdite. Ma secondo gli azzurri a Palazzo dei Celestini la realtà sarebbe tutta un'altra. E per questo vogliono vederci più chiaro in quei conti, chiedendo di inserire l'argomento nel prossimo consiglio provinciale.

Tutto, ma non solo, parte dal piano di impresa della società di trasporti, un elenco di debiti da risanare, entro il 2008, grazie ad un mutuo di 6milioni di euro che la Provincia, (maggiore azionista delle quote con più del 50 per cento) intende contrarre. Denaro utile ad estinguere debiti tipo 2milioni e 700mila euro per gli autobus, 550mila euro per l'informatizzazione, un milione e 150mila euro per l'acquisto di nuovi autobus e così via.

"A Marzo del 2006 la maggioranza ha approvato una ricapitalizzazione della società per un valore di 6milioni di euro spiega infatti il consigliere provinciale e capogruppo di Fi all'opposizione Raffaele Baldasserre e la parte che toccava alla Provincia era di 2milioni e 700mila euro. Ma dopo nemmeno un anno apprendiamo che nel 2006 la Stp ha accumulato un disavanzo di 2milioni e 700mila euro: quindi va verso il disavanzo di un milione e mezzo di euro per il 2007 con una situazione del tutto incerta per il 2008. A fronte di questa situazione, con una ricapitalizzazione che di fatto per le evidenti difficoltà finanziarie è già fallita, il consiglio di amministrazione immagina di contrarre un ulteriore mutuo con una banca per avere la liquidità necessaria per compiere operazioni che avrebbe già dovuto compiere con i soldi che gli aveva assicurato al Provincia, la Regione ed alcuni comuni. E evidente che c'è qualcosa che non quadra - aggiunge - e che a questo punto il Consiglio provinciale ha la necessità e il dovere di capire cosa sta avvenendo. Il piano di impresa è già vecchio, non ci sono in vista proposte che permettano soluzioni, le previsioni della maggioranza che vedevano una sostanziale riduzione del deficit anno per anno sono saltate completamente: a fronte dei 500mila euro di disavanzo previsti per il 2006 siamo arrivati a 2milioni e 700mila euro, a fronte di 300mila euro per il 2007 siamo già ad un milione e mezzo, è chiaro che c'è una società ed un management che puntano su una situazione che dà delle prospettive ma che nella realtà vengono assolutamente disattese dai fatti. Poiché la Provincia è titolare del 52 per cento delle quote della Stp - conclude Baldassarre - è chiaro le responsabilità incombono maggiormente in capo a questa amministrazione provinciale. L'opposizione chiede che il Consiglio provinciale esamini fino in fondo la situazione economica della Stp, che blocchi il presidente della provincia Pellegrino questa ulteriore esposizione bancaria che si appresta a fare e che finalmente si faccia chiarezza sulla prospettive e i numeri. Credo che invece la soluzione più opportuna sarebbe stata quella che facemmo all'epoca, nominare cioè un manager con funzioni commissariali di alte capacità e conoscenza nei sistemi di trasporti sarebbe stata la soluzione più opportuna".

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