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Venerdì, 29 Marzo 2024
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La tassa di soggiorno in espansione: tocca ad Ugento?

Dopo Otranto e Salve, anche il comune ugentino sembrerebbe intenzionato ad adottare l'imposta. Il consigliere Minenna chiede di fugare subito i dubbi e presenta un'interpellanza urgente per chiarire

UGENTO - La tassa di soggiorno si estende a macchia d'olio: dopo la lunga discussione ad Otranto, che sta per approdare in consiglio comunale a fine giugno, e dopo l'introduzione già avvenuta a Salve, ora potrebbe essere il turno di Ugento, che starebbe vagliando, secondo quanto a conoscenza dei rappresentanti di categoria, di adottarla. Da qui nasce l'interpellanza urgente, presentata dal consigliere comunale del Partito dei Comunisti Italiani - Federazione della Sinistra, Angelo Minenna, sottoposta all'assessore al bilancio e programmazione, Daniela Specolizzi.

Com'è noto la tassa di soggiorno è prevista nelle recenti disposizioni sul federalismo municipale, contenuta nel Decreto legislativo 23 del 14 marzo 2011, pubblicato in data 7 aprile 2011 sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana: si tratta nello specifico di una imposta il cui gettito è da destinarsi esclusivamente per interventi in materia di promozione e fruizione turistica, così come previsto dall'art 4 del Decreto.

"Va da sé - scrive Minenna - che tale imposta di soggiorno, a carico quindi del turista, si presume, che viene a villeggiare presso le nostre rinomate strutture, piccole medie e grandi, è da intendersi come una pura e semplice ‘imposta di scopo', le cui entrate e risorse devono necessariamente ed obbligatoriamente per legge essere usate per finalità, appunto, di promozione e marketing del territorio e di tutto quanto annesso e connesso alle attività di informazione ed accoglienza turistica, e non come invece molti comuni intendono fare per coprire buchi di bilancio: sarebbe questa una preoccupazione legittima per noi comunisti, visto il precario stato in cui da anni versano le casse comunali e cioè che la tassa di soggiorno serva per coprire voragini nel Bilancio Comunale, aperte negli scorsi anni per giudizi persi o pendenti e per spese poco ortodosse delle quali qualcuno di questa attuale maggioranza ne è certo a conoscenza".

Minenna afferma di aver appreso da una nota prodotta da Assoturismo Confesercenti (pubblicata su LeccePrima) della intenzione del Comune di Ugento di introdurre, a stagione turistica inoltrata e dopo "una frettolosa riunione con operatori del settore", la maggior parte dei quali ha mal digerito quella che appare una "velata imposizione" da parte dell'attuale esecutivo cittadino: "Al di là della bontà o meno del provvedimento, che vede il sottoscritto consigliere interpellante moderatamente favorevole all'introduzione di tale imposta, a patto che sia seriamente disciplinata e regolamentata - chiarisce Minenna -, non se ne ravvisa la necessità di introdurla a stagione turistica ormai inoltrata, con prenotazioni presso hotel, resort, villaggi, agriturismi, Bed&breakfast, campeggi del territorio già effettuate da parte del turista che, a mio modesto parere, gradirebbe poco un aumento improvviso e dell'ultima ora della propria vacanza".

Secondo il consigliere comunale, il rischio è che la tassa diventi "elemento pregiudiziale per l'eventuale futura scelta di ritornare ad Ugento", tenendo contro che in termini di concorrenzialità e appetibilità del territorio la sua introduzione "non gioverebbe alla nostra immagine complessiva": "In tempi di ristrettezze economiche, infatti - spiega -, il turista potrebbe scegliere altre località della Provincia di Lecce o del Salento, pur di risparmiare quei soldi che noi andremmo a chiederli per il soggiorno nelle nostre località".

Minenna teme la flessione netta in termini di presenze, a sicuro danno delle imprese del settore e con ricaduta in termini occupazionali sulle numerose famiglie di lavoratori, che trovano sbocco al dilagante fenomeno della disoccupazione proprio durante i mesi estivi, nei più svariati impieghi nelle numerose strutture ricettive di Ugento e del suo territorio. Per questo, il consigliere dei comunisti italiani chiede all'assessore Specolizzi di relazionare nel prossimo Consiglio comunale in merito alla "vociferata intenzione del Comune di Ugento" di introdurre la tassa e di conoscere le modalità e la quantificazione dell'importo, con tutte le conseguenze relative al prossimo bilancio.

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