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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Viaggio del candidato M5s nel trasporto pubblico, fra disfunzioni e desolazione

Baglivo ha sperimentato bus e filobus. Orari non funzionali a tutti, piazzole disastrate. E l'inciviltà degli automobilisti

LECCE – Il trasporto pubblico a Lecce, uno di quei nodi irrisolti da tempi immemori. Disfunzioni e orari non sempre funzionali si sommano a un pessimo stato di salute delle strade cittadine. Ne vien fuori, nel complesso, un quadro degradante per un capoluogo di provincia, per giunta con una forte anima turistica. A stilare un impietoso bilancio è Arturo Baglivo, candidato sindaco per il Movimento 5 stelle. Il quale ha voluto porre l’accento su tante pecche della viabilità urbana e dei servizi pubblici connessi, con un semplice sistema: facendo qualche giro in autobus e in filobus.  

Medico dell’ospedale “Vito Fazzi”, Baglivo questa mattina ha svolto un esperimento: raggiungere il luogo di lavoro con il trasporto pubblico. E’ salito, così, sul bus di linea 24, a Piazza Palio, ed è arrivato alle porte del nosocomio in meno di mezzora, in virtù di un traffico scorrevole. Ma è stata l’unica intonata. “La prima sorpresa negativa – racconta - arriva alla fermata, in cui mancano gli orari di arrivo e percorrenza. Non resta che informarsi online e così scopro che per molti, con questi orari, sarebbe un problema recarsi sul posto di lavoro con i mezzi pubblici”.

Il fatto è questo: le corse delle autolinee iniziano alle 7, “alcune addirittura alle 7,40”, puntualizza Baglivo, e terminano alle 21. “Perciò, ogni giorno, se fossi di turno al mattino – chiosa -, rischierei di arrivare in ritardo, e lo stesso immagino succeda per chi va in ufficio o per il personale che inizia il lavoro alle 7 del mattino. Per non parlare dell’ultima corsa: chi finisce di lavorare in ospedale alle 21 è tagliato fuori”. Considerazioni che Baglivo estende dai lavoratori agli studenti universitari. “Che si devono arrangiare”.

Arturo Baglivo Sindaco (3)-2“Viaggiando sull’autobus – prosegue il candidato sindaco pentastellato - hai il tempo di osservare: salta all’occhio, ancora una volta, lo stato disastroso di strade e marciapiedi, soprattutto alle fermate dell’autobus che sono quasi tutte inadeguate, senza scivoli per disabili, con le piazzole di arresto molto spesso occupate da vetture in sosta”.

Al ritorno, Baglivo è balzato a bordo della linea 30, che fa capo al mai  troppo vituperato filobus. “Consiglio a tutti l’esperienza: ampio e silenzioso. Potreste giocare a tennis con un amico per quanto è desolatamente vuoto”, ironizza. “Un’eredità disastrosa di chi oggi si ripropone alla guida della città”, aggiunge, e l’allusione ad Adriana Poli Bortone suona forte e chiara. “In ogni caso- conclude -, è un’infrastruttura con cui pare dovremo convivere ancora a lungo; dobbiamo perciò renderla funzionale e incentivarne l’utilizzo. Si potrebbe, quantomeno, facilitare il lavoro degli autisti, aumentando la tecnologia e dotando tutti i mezzi di dash cam – suggerisce -, evitando pericolose manovre a causa delle corsie preferenziali perennemente occupate da automobili”.

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