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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Proiettile a Gabellone, solidarietà. Ma la Prefettura smorza i toni

L'intimidazione al presidente della Provincia di Lecce risale a molto tempo addietro, almeno quattro mesi. E la Prefettura invita alla moderazione. Il plico capitato tra le mani della polizia postale. Partita la gara di solidarietà

LECCE – “Non rilascio dichiarazioni, non rilascio dichiarazioni a nessuno”. Ma poi il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone, nonché coordinatore provinciale del Pdl, si lascia scappare a microfoni spenti che “è una cosa successa quattro mesi fa, a giugno, di cui mi ero pure dimenticato se non questa mattina sui giornali. E poi, sì, il plico con dentro un proiettile fu intercettato dalla polizia postale di Monopoli credo, dato che quella busta non l’ho mai ricevuta e non se so assolutamente nulla”. Ha avuto minacce verbali presidente? “Ma per carità”. 

Intanto all’epoca dei fatti, secondo indiscrezioni, sarebbe stata la Prefettura di Lecce ad avvertire Gabellone sull’inquietante plico capitato tra le mani della polizia postale, dopo la scoperta degli investigatori di Bari. Nel pomeriggio proprio la Prefettura smentisce con una secca nota.

"Le indiscrezioni riportate da alcuni organi d'informazione, relative ad un recente atto d'intimidazione (pallottole) che avrebbe ricevuto il presidente della Provincia di Lecce, dottor Antonio Gabellone, sono destituite di ogni fondamento poiché prive di alcun riscontro".

Espressa in questi termini, la questione sembrerebbe ammantarsi di "giallo". In realtà, è un passaggio da interpretare. Alcune testate datano l'episodio a momenti più recenti. Come lo stesso Gabellone ha indicato, però, il fatto è molto lontano nel tempo, addirittura di mesi. Perde il carattere d'attualità e non s'inserisce quindi nel contesto attuale (vedasi ultimi episodi di Surbo), ma resta pur sempre un episodio di una certa evidenza, considerato lo spessore del personaggio.  

LA POLITICA CONDANNA IL GESTO

Ma intanto, oggi, puntuali i messaggi di solidarietà e vicinanza al presidente della Provincia, ad iniziare dal sindaco di Lecce e compagno di partito Paolo Perrone:  “La busta con un proiettile indirizzata al presidente della Provincia, Antonio Gabellone rappresenta l’ennesimo inquietante e vile atto nei confronti di un rappresentante delle istituzioni. Qualsiasi tentativo di intimidazione è destinato però a cadere nel vuoto perché questa è una comunità sana che intende affrontare le emergenze quotidiane con ragionevolezza isolando episodi tendenti a destabilizzare la pacifica convivenza. Mi auguro vivamente che il presidente Gabellone non si faccia condizionare dall’ignobile gesto e continui con fermezza ed entusiasmo il suo lavoro a servizio della comunità salentina. All’amico Antonio giunga la solidarietà dell’amministrazione comunale di Lecce e la mia personale”.

Segue quello del consigliere provinciale del Pdl Mino Frasca: “Che sia l’iniziativa di qualche buontempone o un più serio tentativo di suggestionare negativamente la sua attività, è fondamentale capire e poi prendere adeguate misure. La difficile opera che ha compiuto sin qui Antonio Gabellone alla guida dell’ente di Palazzo dei Celestini, ha l’apprezzamento dei salentini e di tutti noi che vi abbiamo contributo. Non può essere un gesto bieco come questo a compromettere, magari nella dedizione quotidiana o nella serenità d’animo, il lavoro apprezzabilissimo del capo dell’amministrazione provinciale e i benefici di cui il Salento sta godendo da qualche anno. Nello stesso tempo - aggiunge - forse è il caso di non sottovalutare niente in questa fase già molto difficile per gli amministratori locali del Salento, che hanno bisogno del massimo della tutela”. 

Poi, il messaggio del segretario territoriale Ugl Lecce Antonio Verardi:  “Un ulteriore  atto che tende ad offendere chi rappresenta la pubblica amministrazione, in questo caso indirizzato ad un uomo come il nostro Presidente della Provincia, che ha fatto del suo comportamento istituzionale un esempio per molti. Oramai sembra un fenomeno inarrestabile, una reazione scomposta da parte di qualcuno che vuole intimidire il mondo della politica. Al presidente Gabellone esprimiamo tutta la vicinanza di Ugl”.

L'onorevole Vincenzo Barba (Pdl), ex sindaco di Gallipoli: A nome di tutto il Popolo della Libertà di Gallipoli e mio personale, invio all’amico presidente Antonio Gabellone la solidarietà più sincera e sentita per il vile episodio di cui è stato vittima. Purtroppo, chi opera per il bene della popolazione, con coraggio e rettitudine, finisce sempre per intralciare la strada di chi pensa che la collettività sia uno spazio libero in cui la violazione delle regole si possa realizzare all’ordine del giorno".

"Nel ribadire la nostra più completa collaborazione non soltanto alla sua azione moralizzatrice della politica, ma anche all’efficace servizio di buon governo amministrativo reso al Salento - conclude - siamo convinti che tali gesti non soltanto non sortiscano l’effetto intimidatorio sperato da chi vigliaccamente li pone in essere, ma raggiungono, invece, il risultato di raddoppiare gli sforzi per rendere questo territorio l’isola bella e laboriosa che vorremmo continuare a lasciare a chi verrà dopo di noi".  

Per il vice presidente vicario del gruppo Pdl Erio Congedo “di fronte a episodi come questo occorre compattarsi tutti quanti, politica, istituzioni e società civile, per impedire che minacce e intimidazioni possano colpire e lasciare il segno. A una busta con un proiettile all’interno si risponde categoricamente e collettivamente, con unità e fermezza. Antonio Gabellone ha tutta la mia solidarietà in questo momento, attraversato da comprensibile preoccupazione. In attesa che si faccia chiarezza su quanto accaduto, lavori con la determinazione e l’intensità di sempre, quelle che l’ente di Palazzo dei Celestini e il Salento hanno imparato a conoscere in questi anni”.

"Un fatto inquietante - dice a sua volta il deputato Roberto Marti -, che mi conferma come gli amministratori, che siano essi sindaci, consiglieri o presidenti, siano finiti nell'occhio del ciclone e siano  diventanti - in modo purtroppo quasi naturale - gli ignari colpevoli di una crisi che attanaglia e di una insoddisfazione emotiva che genera malcontenti, e quindi a volte anche gesti inconsulti. Anche se la busta all'amico Antonio non è stata recapitata - perché prontamente fermata dagli uffici della Prefettura di Lecce - immagino come l'accaduto abbia comunque procurato a lui e ai suoi cari un senso di amarezza e di delusione. Spesso accade che all'impegno profuso dagli amministratori, proprio a causa di impedimenti oggettivi e che esulano dalla loro volontà, non corrisponda sempre altrettanta gratificazione. Ecco perché mi sento di esprimere la totale vicinanza ad Antonio e alla sua famiglia, nella speranza che si possa far luce su un gesto che, per quanto isolato e privo di conseguenze, ha comportato inquietudine nella famiglia Gabellone".

Per il vicepresidente della Provincia, Simona Manca, “persona squisita dal punto di vista umano, politico e amministrativo, non si comprende francamente chi possa avere motivi di avversione nei suoi confronti. Lo esorto a continuare il suo lavoro senza tentennamenti di sorta e senza farsi condizionare. Sono certa che gli inquirenti sapranno fornire le risposte giuste e in tempi stretti, la natura e le motivazioni del gesto, ma il Salento nel frattempo ha bisogno dell’attività instancabile del capo dell’amministrazione provinciale”. 

Il presidente del gruppo regionale Udc, Salvatore Negro, ha espresso solidarietà e vicinanza commentando: "Nessun disagio o malessere può mai giustificare atti di intimidazione o violenza. Solo il dialogo può portare alla risoluzione dei problemi. Siamo convinti che il presidente Gabellone non si farà intimidire da queste minacce e proseguirà nel suo impegno politico e civile con la stessa determinazione e lo stesso entusiasmo che lo hanno accompagnato sin dall’inizio del suo mandato". 

“Un gesto deplorevole, fortunatamente non riuscito, che ha avuto il solo obiettivo di incutere timore in chi assicura al territorio il suo impegno quotidiano politico e istituzionale. Il mancato avvertimento ai danni del presidente Gabellone non può che essere definito in questo modo. E’ necessario interrogarsi sul malcontento generale, in un momento di forte crisi economica, sui disagi sociali che la nostra comunità vive, per spiegare, e non certamente approvare, azioni di questo genere che trovano proprio nelle istituzioni il bersaglio più facile”, commenta Damiano D'Autilia, amministratore unico di Alba service e capogruppo Pdl di Lecce.

“Solidarietà e vicinanza al presidente Gabellone”. E’ quanto esprime il parlamentare Pd Salvatore Capone.  “Siamo convinti  che le forze dell’ordine faranno tutto il possibile per comprendere più a fondo le ragioni di questo avvertimento e di questa minaccia. Ultimo anello di una oscura catena fatta contro le Istituzioni e i loro rappresentanti, come ci dicono le cronache di questi ultimi mesi. A tali atti criminosi non si può non rispondere che con fermezza, mantenendo alta la guardia, non facendosi intimorire, e continuando ad operare, dovunque, con il massimo della trasparenza e della legalità”.

“Esprimo viva solidarietà a nome mio e del Mrs-Mir al presidente della Provincia Gabellone, vittima di un vile atto intimidatorio. Un atto che dà ancora più forza all'azione del politico e dell'uomo libero e perbene che opera a servizio della comunità”, dice Paolo Pagliaro, presidente del Movimento regione Salento. “Ci auguriamo che episodi come questo non si ripetano e che la vita democratica possa liberarsi da ingerenze e pressioni criminali che ledono la serenità di chi amministra la cosa pubblica”.

Si uniscono al coro anche Adriano Napoli e Giuseppe Menallo, a nome dell'associazione politico culturale Destra di Base della Puglia, che definiscono "esecrabile" il "gesto intimidatorio che certo non deve essere sottovalutato dalla magistratura e dalle forze dell'ordine. Ci auguriamo possano presto fare piena luce sull'accaduto e consentire al presidente Gabellone di continuare a lavorare e vivere in piena sicurezza e serenità".

"Come ho già avuto modo di fare personalmente, esprimo anche pubblicamente  solidarietà e vicinanza al Presidente della Provincia Antonio Gabellone per le notizie che lo riguardano in merito a gravi e vili minacce nei suoi riguardi", dice Salvatore Arnesano di Cgil. "Sono atti che destano profonda preoccupazione, perché colpire il massimo rappresentante di un’istituzione e come ferire la dignità di ogni cittadino. Episodi di questo tipo devono indurci a non avere paura e a essere uniti contro l’illegalità, con solidarietà e coraggio, in difesa della democrazia di questo Paese".

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