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"Istigazione al suicidio". Anche da Andriana Poli una class-action contro Letta e Monti

Movimento per Alleanza nazionale ha annunciato l'avvio di una denuncia-querela di massa contro presente e passato governo. "Troppe le morti di piccoli imprenditori e commercianti soffocati dalla morsa delle tasse”. Nei giorni scorsi un'iniziativa era già stata lanciata da privati su Facebook

LECCE – Dopo l’iniziativa privata che sta conseguendo un successo quasi insperato nei numeri per gli stessi promotori, ora anche dagli scranni della politica arriva un attacco diretto, via class-action, all’attuale governo di Enrico Letta e al precedente di Mario Monti.

All’origine, l’alto numero di morti registrati negli ultimi anni fra imprenditori e commercianti assediati dalla crisi e stretti dalla morsa dell’imposizione fiscale, tanto da far ipotizzare la possibilità di chiamare in causa le due amministrazioni, presente e passata, per istigazione al suicidio. E fra i primi firmatari vi sono i leccesi di Movimento per Alleanza nazionale.

Con un pool di nostri avvocati, stiamo promuovendo una class-action contro il governo Letta e il precedente governo Monti per istigazione al suicidio.”  Ad annunciarlo, in una nota, è Adriana Poli Bortone, nelle vesti di portavoce del movimento. Che aggiunge: “I governi che si sono avvicendati devono avere sulla coscienza troppe morti di piccoli imprenditori, commercianti e cittadini, soffocati dalla morsa delle tasse”.

“Un fatto inaccettabile – prosegue Adriana Poli Bortone - che più volte abbiamo messo in evidenza. Non si vede nessuno sbocco per le imprese, per i lavoratori e il governo attualmente è più impegnato a districarsi  tra cognomi di padre e madre piuttosto che su altre faccende più serie e urgenti”.

LA PRIMA INIZIATIVA AD OPERA DI PRIVATI

Si tratta, come detto, della seconda iniziativa, che fa seguito (ma non è legata in alcun modo) a quella promossa su Facebook negli ultimi giorni da un cittadino, Antonio Corcione, e riportata da alcuni giornali web nazionali. Al momento pare abbia superato quota 13mila adesioni. Si tratta, questa, di un’idea che non ha alcun colore politico o comunque movimento di riferimento, ma che chiama all’unione qualsiasi cittadino.

Il modulo per sottoscrivere la denuncia-querela proposta da Corcione e altri, si può scaricare direttamente dalla pagina https://www.facebook.com/events/1403273216585206. Fra le altre cose, si citano, come premessa, diversi articoli della Costituzione italiana, fino alla conclusione che “il Governo Italiano, il Parlamento tutto non hanno messo in atto provvedimenti, anche in forma assistenziali, tali da impedire che si succedessero i suicidi a causa della perdita del posto di lavoro, a causa della crisi economica che ha colpito duramente i piccolissimi artigiani, commercianti, agricoltori”, a causa “della esasperante pressione fiscale”.

“Al contrario, invece di perseguire i gestori delle slot-machine o quelli che continuano a detenere ricchezze finanziarie italiane all'estero per mancato pagamento di quanto dovuto all'erario li hanno graziati e condonati – procede il testo -, e dulcis in fondo finanziato con i gettiti erariali banche private come Mps”. In tutto ciò, mai sarebbero stati messi a disposizione finora “risorse finanziarie e programmi per tutelare la vita dei cittadini italiani rimasti senza reddito”.

Secondo quanto recita ancora il testo dei cittadini, i governi avrebbero dovuto piuttosto “istituire un fondo a tutela dei meno abbienti, disoccupati, piccolissime aziende che fallivano e chiudevano i battenti anche a causa dei mancati pagamenti dei crediti loro spettanti da parte della pubblica amministrazione, presso ogni Comune d'Italia con la supervisione dei Prefetti, ovvero istituire una sorta di reddito di dignità per tutti i cittadini trovatisi in situazioni di crisi economico finanziario”.

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