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Commissioni locali per il paesaggio: allarme esclusione dei non laureati

Il Comitato regionale dei geometri scrive ad Emiliano:"Scongiuriamo il ritorno ad una visione penalizzante per i professionisti e per il territorio"

LECCE - Scongiurare una nuova possibile esclusione della figura del tecnico non laureato all’interno delle Commissioni locali per il paesaggio. È l’obiettivo della lettera inviata ieri al governatore pugliese, Michele Emiliano, e ai consiglieri regionali, dal Comitato regionale dei geometri di Puglia presieduto dal salentino Eugenio Rizzo, in nome e per conto anche di periti agrari, agrotecnici, periti tecnici e periti edili.

Nella missiva, geometri e periti tecnici criticano l’atteggiamento dell’assessore al ramo, Anna Maria Curcuruto, “che vorrebbe negare questa opportunità, tornando a una visione rigida e penalizzante per l’intero territorio e la comunità”.

Rizzo fa notare anzitutto la situazione di allarme e preoccupazione che in queste ore stanno vivendo i tecnici delle suddette categorie professionali. Poi ricostruisce la lunga battaglia che negli ultimi mesi ha portato all’inserimento della figura del tecnico non diplomato.

“Nella seduta del Consiglio regionale dell’11 ottobre scorso – ricorda - è stata approvata la legge che ha apportato modifiche all’articolo 2 della legge regionale 20 del 2009, e che ha introdotto nuove norme per la pianificazione paesaggistica. Tra le novità particolarmente apprezzabili e utili, l’inserimento in Commissione paesaggio non solo di professionisti in possesso di specializzazione universitaria ed esperienza documentata in materie attinenti alla tutela paesaggistica, alla storia dell’arte e dell’architettura, alla pianificazione territoriale, all’archeologia e alle scienze agrarie, geologiche e forestali; ma anche – un componente per Commissione - di tecnici non laureati, una vasta e qualificata platea che da anni lavora sul territorio ed è certamente in grado di apportare un altrettanto proficuo contributo di esperienza, capacità e qualità mostrate direttamente sul campo, e non solo a livello teorico”.

Un “salto di qualità”, rimarca il presidente dei geometri pugliesi, “a lungo auspicato e reso possibile grazie alla lungimiranza dello stesso presidente Michele Emiliano, dei consiglieri regionali e in particolare Luigi Morgante, Sergio Blasi e Cristian Casili, firmatari in V Commissione dell’emendamento approvato all’unanimità e poi portato all’attenzione dell’intera assemblea, mostratasi pienamente concorde e partecipe di una svolta sentita e vissuta come necessaria”.

L’emendamento in questione è stato approvato all’unanimità in V Commissione, ma ora il timore è di un nuovo passo indietro. “A tutti va il nostro sentito ringraziamento – prosegue Rizzo - da parte dei nostri iscritti e crediamo anche dei pugliesi, alla luce del positivo riscontro che una decisione così importante certamente garantirà. Ma, al tempo stesso – avverte - appare decisamente sorprendente l’atteggiamento dell’assessore al ramo Anna Maria Curcuruto, che vorrebbe negare questa opportunità tornando a una visione rigida e penalizzante per l’intero territorio e la comunità”.

Da parte dell’assessore Curcuruto, secondo i geometri e la vasta platea di periti tecnici pugliesi, ci sarebbe una “chiusura totale” sulla questione, preferita a “un’apertura più che mai doverosa e necessaria – evidenziano – e in totale contraddizione con l’orientamento dell’esecutivo di cui fa parte, della maggioranza e dell’intero consiglio regionale”. Da qui l’appello al presidente della Regione Michele Emiliano: “Auspichiamo un suo intervento – si conclude la lettera - per scongiurare un tale cambiamento nella composizione della Commissione paesaggio”.

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