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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Ma le istituzioni non hanno nulla da dire? La solita latitanza comunicativa

Code chilometriche, panico fra gli automobilisti, prezzi alle stelle. E nessuno che abbia qualcosa da dire per rassicurare i cittadini. Tutto lasciato al caso. Come sempre

Non ho molto da dire. Di solito sono prolisso. Stavolta userò poche parole. Mi chiedo, insomma: possibile che davanti alle code insensate ai distributori di carburanti non vi sia una singola istituzione locale che avverta l’esigenza di intervenire con una comunicazione ufficiale?

Non si pretende la Luna. Nessuno vuole più la Luna. Nessuno. Tant’è vero che la Nasa sta pensando a Marte, e non da ora. No, no. È solo per dire, che so: ma davvero non avete nulla da dire? Nulla, nulla?

Nulla. Come al solito.

All’improvviso, ci ritroviamo file di auto da qui a lì. Ma roba di chilometri. La mamma che chiama, suggerendomi di fare carburante all’automatico di San Cataldo “perché sulla strada c’era una colonna che parte da Lecce”. Gli amici che telefonano da ogni dove, mandando foto, e chiedendoci se per caso i russi non abbiano sbagliato strada, arrivando con mezzi anfibi a Torre San Giovanni, per giustificare l’invasione di auto davanti ai distributori di Ugento. Immancabili, poi, i file audio su Whatsapp. “Fate rifornimento, da qui a qualche ora se spiccia a tutte parti. C’è uno sciopero a Taranto, a Brindisi già è successa questa cosa”.

E dobbiamo basarci su fonti non ufficiali (oltre che sul buon senso) per spiegare che probabilmente è un attacco di psicosi collettiva, più che di Putin. Tant’è. I prezzi salgono alle stelle (speculazione? Ma no, malpensanti!) e sui social si scatena il delirio di battute. “Ma quando rimanete in riserva, ci sputate dentro?” (nel serbatoio, immagino, Ndr).

Tornando seri. Sono le 23,33 mentre batto le ultime righe di questa specie di riflessione, ancora non ho visto un singolo comunicato di qualche istituzione. Aspetto da tutto il giorno. E a questo punto, ho una sola risposta. Ormai, saranno tutti psicologicamente assuefatti al decreto legislativo Cartabia sulla presunzione d’innocenza. Putin? Innocente fino a prova contraria (battuta che comprenderanno solo i cronisti di nera e giudiziaria).

P.S.: Io, speriamo che me la cavo.

Mia moglie ha fatto il pieno due giorni addietro, in tempi non sospetti. Forse domenica riusciamo ad andare a mare. Aspettando sempre che qualche istituzione abbia intenzione di ricordarsi che sarebbe asservita ai cittadini, che ne sovvenzionano con le tasse la sussistenza. E che quindi dovrebbe fornire risposte su quanto sta accadendo in queste ore, e conseguenti rassicurazioni, invece che rimanere in silenzio e permettere l'anarchia.

Così, la benzina la facciamo tutti e al mare, magari, ci andiamo tutti. Ce lo meritiamo. Fra pandemie e guerre, esercitiamo tutti il diritto di esistere in pace.   

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