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Lecce non brilla per ‘trasparenza’. Pessimo risultato nella classifica dei siti istituzionali

Appena 24 su 65 gli indici minimi rispettati nella classifica dei siti virtuosi pubblicata da “la Bussola”. Il Movimento 5 Stelle segnala una posizione ‘scadente’ (58esimo posto) rispetto al primato di Foggia e di altri 2mila Comuni

LECCE – La giunta guidata da Paolo Perrone, che vola alto dopo la candidatura di Lecce come “Capitale europea della cultura nel 2019” e nelle classifiche di gradimento del primo cittadino, sembra passarsela piuttosto male in tema di comunicazione esterna della propria attività amministrativa. Quanto meno dal punto di vista digitale. Il portale ufficiale del Comune di Lecce www.comune.lecce.it  conquista, infatti, una posizione “scadente” nella classifica dei siti virtuosi pubblicata dalla ‘Bussola’ della trasparenza: uno strumento che guida in modo semplice le pubbliche amministrazioni verso la trasparenza totale, allo scopo di rafforzare la partecipazione attiva degli utenti. Nel caso delle amministrazioni comunali si parla, naturalmente, del coinvolgimento e dell’informazione rivolta ai cittadini.

La segnalazione pungente arriva dal locale Movimento 5 stelle che, dopo una rapida ricerca informatica sul sito di riferimento, www.magellanopa.it/bussola/, ha registrato il 44esimo posto per la città del Barocco. Posizione in picchiata libera, però, dopo l’ultima verifica effettuata nella serata di oggi, in cui Lecce si attesta al 58esimo posto. Al momento, quindi, sarebbero appena 24 su 65 gli indici minimi rispettati rispetto a quelli previsti per legge (quindi un magro  36,62 percento di aderenza ai contenuti minimi ).

“Senza dubbio - spiegano gli attivisti pentastellati che sul concetto di “Comune casa di vetro” hanno costruito un’intera campagna elettorale, durante le ultime elezioni amministrative – si tratta di un pessimo risultato rispetto a quello ottenuto da Foggia, primo in Puglia, e di altri 2mila Comuni italiani che hanno rispettato il 100 percento di indici corrispondenti”.

 Nello specifico gli indicatori analizzati dalla bussola riguardano la  realizzazione della struttura del sito per garantire la massima chiarezza e fruibilità di chi vi accede. In linea quindi, con quanto stabilito nel decreto legislativo numero 33 del marzo 2013, chiamato appunto ‘decreto trasparenza’ che definisce gli obblighi pubblicità a carico degli enti pubblici con molteplici fini: favorire la prevenzione della corruzione, attivare un nuovo tipo di “controllo sociale” , sostenere il miglioramento delle performance, migliorare l’accountability dei manager pubblici e abilitare nuovi meccanismi di partecipazione e collaborazione tra Pa e cittadini.

Ogni utente, infatti, collegandosi online al sito magellanopa.it può  verificare da sé i dati e lo stato di qualsiasi sito web delle pubbliche amministrazioni: il sistema restituisce in tempo reale il risultato corredato da immagini che segnalano se le linee guida sono rispettate (faccine verdi) o meno (faccine rosse). Vi è anche la possibilità di analizzare i dati e confrontarli con i siti di altre città.

Nel caso del sito del Comune di Lecce risultano non aderenti indici quali patrimonio immobiliare, dirigenti, contrattazione collettiva, società partecipate, dotazione organica, contrattazione, tassi di assenza, canoni di locazioni e affitti,  fino al più banale  telefono e posta elettronica.

“Oltre che rappresentare l’opportunità  di un nuovo e rinnovato  rapporto fiduciario  tra cittadino e pubblica amministrazione” – commentano gli attivisti del M5S – non dimentichiamo che la trasparenza è un obbligo di legge. Per questo ci aspettiamo che il Comune di Lecce  si  attivi al più presto  per rendere il proprio sito trasparente  al 100 percento .”

Per facilitarne il riscontro,  i rappresentanti del Movimento chiedono inoltre che sul sito venga inserito il logo che permette la verifica diretta da parte degli utenti tramite la Bussola. E questo “nella convinzione che un’amministrazione ‘casa di vetro’ sia garanzia di una migliore gestione economico, finanziaria, organizzativa ed un forte deterrente per mal governo e corruzione” .

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