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Il "Nostro 2012": Gabellone pareggia il bilancio e riduce il debito

Dodici mesi di amministrazione targata Pdl, tre pagine di obbiettivi raggiunti nonostante il taglio di trasferimenti di risorse. Il presidente della Provincia di Lecce ha tracciato questa mattina i risultati dell'attività

LECCE – Non si sa se il “Nostro 2012” della Provincia di Lecce, dodici mesi di amministrazione Gabellone targata Pdl, tre pagine di successi nonostante il taglio di trasferimenti di risorse finanziarie (da 27 milioni di euro del 2009 a 13,5 milioni di quest’anno a 9,4  milioni di euro previsti per il 2013), sia una elencazione di esiti positivi della buona politica vista dal centro destra e, quindi, da rendere pubblici, oppure un monito a cosa sarebbe domani l’Italia senza le Province. In un modo o nell’altro, sebbene con tre quarti d’ora di ritardo sull’orario della convocazione della conferenza stampa fissata per le 11 di questa mattina a Palazzo Adorno, il presidente Antonio Gabellone ha tracciato il bilancio di 12 mesi di attività della Provincia di Lecce (in allegato), occasione anche per gli scambi di auguri di buon anno.

Tre pagine del “Nostro 2012” che inizia dai lavori pubblici: strade, trasporti, collegamenti, edilizia scolastica. Opere pubbliche si tutto il territorio provinciale che ha visto investimenti per oltre 50 milioni di euro, di cui tre milioni di euro impiegati per la sicurezza stradale. Come la tanto discussa “275”, la statale Maglie-Leuca, dove Gabellone ha ricordato l’aggiudicazione dell’appalto dopo l’ingresso della sua amministrazione nel lungo contenzioso, i cui lavori dovrebbero iniziare nel 2013 dopo un trentennio di attesa. E poi rotatorie, circonvallazioni, sistemazione di strade in generale che attraverso il Tacco d’Italia.

Poi, le scuole.  Uno, 9 milioni di euro per il recupero del liceo Classico “Galilei”, del “Toma” e del “Vanoni” di Nardò. Polo scolastico di Lecce, con 14 milioni di euro investiti solo per citarne alcune.

Altro successo riguarda il bilancio e il risanamento finanziario di Palazzo dei Celestini. “La Provincia di Lecce – ha detto Gabellone – è l’unico ente italiano ad avere approvato il documento per il triennio 2013 – 2015 in perfetto equilibrio nonostante l’incertezza che regna sul futuro e sull’esistenza delle province. Una spending review – ha aggiunto – che è partita da lontano: dal 2009 ad oggi taglio delle indennità del 30 per cento di presidente, giunta e consiglio. Drastico taglio del 50 per cento di tutte le consulenze e gli incarichi di staff, con l’eliminazione di nomine a carattere politico, sostituzione di interi consigli di amministrazione con un sola figura, l’amministrazione unico. E nonostante l’abbattimento dei trasferimenti statali – ha tenuto ancora a dire Gabellone – la Provincia di Lecce ha ridotto il suo indebitamento del passato, da 181 milioni di euro del 2008 (amministrazione di centro sinistra, ndr), ai 160 attuali, senza però ridurre investimenti e continuando a pagare ogni anno una rata di mutui per debiti del passato che supera 17 milioni di euro. Pagamento, poi, di tutti i lavori pubblici e delle commesse sino a giugno 2012 per intero e pagamento delle prime trance di luglio-dicembre 2012, nonostante i freddi e i rigidi vincoli imposto dal patto di stabilità”.

IL 2012 DI ANTONIO GABELLONE

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