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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Ritardi e costi del filobus finiscono alla Camera: "Il ministero faccia verifiche"

La parlamentare del Pd Teresa Bellanova rimarca i costi stratosferici e l'incompletezza dei lavori per il sistema di trasporto urbano del capoluogo. E in tutto ciò, "da circa tre settimane il servizio risulta essere stato sospeso a causa di lavori di manutenzione". Presentata un'interrogazione

LECCE - “Il filobus a Lecce è ancora fermo e incompleto. Visto il consistente finanziamento assegnato per quest'opera, si intervenga affinché possa essere utilizzato appieno da cittadini e studenti al più presto”. E’ quanto scrive al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Teresa Bellanova, nell’interrogazione depositata questa mattina alla Camera.

“Come registrato dagli organi di stampa - scrive la parlamentare Pd - da circa tre settimane il servizio filobus di Lecce risulta essere stato sospeso a causa di lavori di manutenzione e di potatura di alberi che ne ostacolano il passaggio in alcune zone della città e i cittadini leccesi sono tornati ad usufruire dei mezzi a metano”. E ancora “dal 1° gennaio l'amministrazione comunale sembrerebbe aver incaricato la società Sgm di mettere in atto tutte le procedure per l'esercizio ordinario del sistema di trasporto filoviario e in particolare tutte le attività di manutenzione dell'infrastruttura, attività questa che finora è stata svolta dalle imprese Sirti e Imet costata al comune di Lecce circa 500 mila euro annui”.

La parlamentare, dunque, evidenzia i costi dell’infrastruttura (circa 23 milioni di euro, di cui 13 a carico del ministero), a fronte di un ritardo complessivo piuttosto esteso fin qui maturato dall'avvio dei lavori all’entrata in servizio. Soprattutto, Teresa Bellanova punta l’indice sul fatto che al momento sono attive due su tre. “La linea inattiva - scrive a tale proposito nell’interrogazione -, è peraltro quella che dalla città di Lecce andrebbe verso il polo universitario Ecotekne. L'esercizio provvisorio dell'impianto di quest'ultima linea è stato avviato, e pare che si attenda solo il parere e il relativo nulla osta della Commissione agibilità quando arriverà il consenso del ministero”.

Ecco allora l’urgenza di sollecitare il ministro perché “intervenga per verificare le effettive motivazioni che ad oggi non ne consentono un pieno e complessivo utilizzo da parte dei cittadini leccesi e degli studenti universitari, in virtù del cospicuo finanziamento elargito per quest'opera e del rischio di risorse aggiuntive pubbliche che potrebbero essere impiegate ulteriormente”.

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