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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Multe allo stadio, fra nodo sicurezza e idee di modifica al piano

Centinaia di verbali elevati domenica. Il sindaco: "Pericolosa sosta su rampe e ponti". Ma si proporranno in Prefettura varianti al traffico per un accesso più agevole

LECCE – Domenica, mentre il Lecce viveva la sua passione non riuscendo a superare il Monza per una serie di ostacoli di cui si è ampiamente discusso nelle cronache sportive, al triplice fischio molti tifosi hanno vissuto un terzo tempo non meno scioccante. Ritornando all’auto, infatti, hanno trovato sul parabrezza un bel verbale.

Si è nell’ordine di oltre 200 veicoli multati, forse 300, per violazioni al codice della strada, quali: sosta in curva fuori dai centri abitati, sosta su banchina stradale, sosta in corrispondenza di corsie di canalizzazione, sosta in prossimità di impianti semaforici, sosta sotto i sovrapassaggi sosta in divieto. Con verbali che vanno da 42 a 87 euro. Il che ha scatenato una pioggia di proteste. “Ma dove parcheggio quando vado allo stadio?”. È stata una delle domande più frequenti.  

La situazione è più complessa di quanto si possa immaginare. Innanzitutto, non bisogna nascondersi dietro a un dito. Bene o male vi è consapevolezza che per interi decenni si sono tollerati comportamenti a dir poco inappropriati. Ma oggi si è molto meno propensi ad accettare la presenza decine e decine di veicoli su ponti, rampe e svincoli, magari in curva. E le ragioni sono anche e soprattutto di ordine pubblico.

Inutile dire che è stata in particolare l’Amministrazione comunale a essere investita dal moto di ribellione, non fosse altro perché i verbali sono stati elevati dalla Polizia locale. Ma è chiaro che il piano viabilità in occasione dei grandi eventi (sportivi e non solo) investe più parti in causa. E la sensazione è che soprattutto la Questura sia inflessibile, da questo punto di vista. Ordine e sicurezza, appunto.

Il sindaco: “Proporremo modifiche”

A provare a fornire una risposta, oggi, è stato il sindaco Carlo Salvemini, che in mattinata ha convocato a Palazzo Carafa il comandante della Polizia locale, colonnello Donato Zacheo, per avere informazioni e dettagli sui verbali emessi per sanzionare gli autoveicoli in sosta vietata nei pressi dello stadio. E che ha subito voluto sottolineare: “Non esiste alcuna volontà dell’Amministrazione di fare cassa, men che meno di allontanare i tifosi dallo stadio. Ma esclusivamente garantire la sicurezza dei cittadini impedendo la pericolosissima sosta dei veicoli lungo le rampe e i ponti della tangenziale”.

Salvemini ha aggiunto anche che, come già anticipato al presidente dell’Unione sportiva Lecce, Saverio Sticchi Damiani, c’è la volontà di rivedere i provvedimenti assunti in occasione delle gare casalinghe. “Che sono all’interno di un piano per l’ordine e la sicurezza pubblica e non meramente legati alla viabilità”, ha precisato il sindaco. “Per questo motivo – ha aggiunto – giovedì torneremo a incontrarci in Prefettura alla presenza anche della Questura. In quella sede proporremo alcune possibili modifiche per rendere più agevole l’accesso delle auto dei tifosi che raggiungono lo stadio dalla tangenziale, provenienti da nord e sud della città”.

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Salvemini ha anche tenuto a fare due precisazioni: “Per dovere di verità e senza alcuna polemica”. La prima: “Le riunioni del tavolo tecnico svoltesi nel mese di luglio per la definizione dei provvedimenti da assumere in vista dell’avvio della stagione in serie A hanno sempre visto la presenza dell’Unione sportiva Lecce nelle figure del direttore generale e del delegato agli eventi. I quali hanno sempre potuto fare giungere proposte e suggerimenti”.

La seconda: “Quest’anno i parcheggi riservati ai tifosi del piazzale Rozzi e Adamo, 900 circa, sono riservati, per ragioni legate all’ordine e alla sicurezza pubblica e disposizioni della Questura, esclusivamente ai titolari di pass rilasciati direttamente dall’Unione sportiva Lecce, individuati fra personale tecnico, abbonati over 75/80, disabili. Il fatto che in queste prime gare molti stalli siano rimasti vuoti è dipeso dalla circostanza che ancora non si sono completate le procedure di rilascio agli aventi diritto, come precisato dalla stessa società”. E tutti sanno quanto siano importanti quel grande parcheggio alle spalle della tribuna est.

Tanti parcheggi rimasti vuoti

Non è tutto. Su richiesta di LeccePrima, fonti della Polizia locale hanno risposto che sono state verificate, mentre la gara era in corso, le capienze dei parcheggi disponibili e serviti da navetta. Il servizio in bus ideato dal Comune proprio per il trasporto dei tifosi allo stadio. Ed è emerso come l’area di Settelacquare (fra viale Aldo Moro e via Pitagora) fosse completamente vuota e quella del centro commerciale Spazio (via Vittorio Bachelet) al 50 per cento. In via Bari, nei pressi del mercato bisettimanale, sembra invece che fossero disponibili almeno altri 200 posti auto, quelli che si affacciano sulla strada provinciale 364 (tratto terminale di viale della Libertà; la Lecce-San Cataldo, insomma).

Mrs: “Il Comune annulli le multe”

Di altro avviso il segretario cittadino del Movimento regione Salento, Giancarlo Capoccia, che ha chiesto al Comune di “revocare in autotutela tutte le multe” elevate domenica scorsa. Per Capoccia, il fatto che vi siano due impianti semaforici a ridosso dello stadio non sarebbe motivo per giustificare le sanzioni. “L’arteria stradale in questione (sempre il tratto terminale di viale della Libertà, Ndr), durante lo svolgimento delle manifestazioni sportive, viene chiusa al traffico e, per questo, non può essere considerato funzionante l’impianto semaforico durante gli orari della chiusura alla circolazione”.

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Altro motivo invocato da Capoccia: “V’è da evidenziare che proprio nei pressi degli impianti semaforici, come sempre, sono presenti gli agenti della Polizia locale, i quali svolgono il prescritto servizio d’ordine, regolando il flusso del traffico e le aree di sosta. Ebbene – ha aggiunto –, appare quanto meno pretestuosa la condotta degli agenti i quali, pur essendo presenti sul posto, non hanno avvertito gli automobilisti del divieto di sosta, che comunque non sussisteva, ma anzi hanno atteso l’inizio della gara per elevare le centinaia di multe. Altro che nessuna volontà di far cassa”, ha concluso.

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