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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica Piazza Sant'Oronzo

Ztl, dal 7 giugno varchi chiusi dalle 21. Ma per il Pd "resterà il Far West"

L'amministrazione comunale annuncia la chiusura alle auto anticipata di un'ora. I non autorizzati non potranno nemmeno lasciare il veicolo in sosta, anche se saranno entrati prima delle 21. Ma per Rotundo è "fumo negli occhi". E chiede nuova regolamentazione e telecamere attive sempre

LECCE – Novità in arrivo nel centro storico. Da sabato 7 giugno, i veicoli non autorizzati non potranno più superare i varchi d’accesso a partire dalle ore 21 e fin alle 6 del mattino seguente. Lancette spostate indietro di un’ora, dunque: fino ad oggi (e ancora fino a venerdì 6 giugno, ovviamente) il divieto di transito è scattato alle 22.

L’ordinanza, che riguarda tutte le zone a traffico limitato, è stata firmata dal dirigente del settore Traffico e mobilità, Maurizio Guido. Il provvedimento, beninteso, oltre al transito si estenderà anche alla sosta e alla fermata. Insomma, anche se un cittadino dovesse entrare nel perimetro delle Ztl prima delle 21, non potrà comunque lasciare l’auto posteggiata. Nei giorni festivi, infine, stop assoluto a chiunque sia sprovvisto di autorizzazione.

“Con questo provvedimento – spiega l’assessore al Traffico e alla mobilità, Luca Pasqualini - intendiamo limitare l’accesso alle auto nel centro storico e garantire così maggiore sicurezza ai turisti e alle famiglie che passeggiano nella parte più bella della città. L’aspetto più interessante è che per effetto di quest’ordinanza il centro storico sarà off-limits alle auto dalle ore 21 del sabato fino alle ore 6 del lunedì”.

(Scarica qui l'ordinanza sui varchi del centro storico e la planimetria Ztl)

Dall’opposizione, però, arriva già qualche stoccata. Secondo Antonio Rotundo del Pd, il provvedimento non porterà utilità reali.

“Dopo quattro anni in cui le telecamere sono state attivate solo nello spazio temporale 22-6 senza che il problema dell’invasione di auto nel centro storico fosse stato minimamente risolto – chiosa Rotundo -, pensare che la soluzione possa essere quella di anticipare solo di un’ora la loro attivazione, vuol dire non voler seriamente contrastare l’attuale inaccettabile degrado della parte più bella della città, ma solo gettare fumo negli occhi dell’opinione pubblica”.

Il consigliere comunale di minoranza ricorda anche che “il 13 maggio 2013  fu comunicato dagli uffici il numero, davvero eccessivo, di permessi di accesso rilasciati nel centro storico, oltre 12 mila, tre volte i residenti”. Un dato, a suo avviso, “che avrebbe richiesto l’immediato azzeramento e una nuova regolamentazione con criteri e regole più restrittive”.

E invece, “a distanza di tanto tempo siamo costretti a dovere prendere atto che la montagna ha partorito il topolino e che è destinata, anche con la misura di oggi, a perdurare l’attuale situazione di vero e proprio far west, che non ha eguali in nessuna città d’arte e turistica né in Italia né in Europa dove i centri storici son accessibili solo a piedi o con mezzi pubblici”.

Per Rotundo si tratta della “politica delle mezze scelte”, tanto da accusare l’amministrazione di “rinviare ancora una volta una decisione che è matura da tempo e che non si capisce perché non venga assunta con la  determinazione e la  nettezza necessarie per difendere e preservare il centro storico e la sua bellezza dal processo di crescente degrado”. E conclude evidenziando che nella prossima seduta del Consiglio comunale si discuterà della sua mozione per l’attivazione 24 ore su 24 del servizio di videosorveglianza. Con l’auspicio che vi sia “prova di maggiore lungimiranza ed apertura rispetto all’orientamento retrivo dell’assessorato”.

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