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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Piano mobilità, i sindacati puntano i piedi: “Busta paga più leggera”

Domenica parte il nuovo piano di trasporti a Lecce, ma Filt-Cgil, UilTrasporti e Ugl-Autoferro accusano: "Per i lavoratori peggioreranno le condizioni"

LECCE – Un lavoro apprezzabile per incentivare l’uso del mezzo pubblico, ma con condizioni di lavoro per i dipendenti da non sottovalutare. A quanto pare, infatti, la loro busta paga potrebbe essere più leggera. Si può sintetizzare così il pensiero dei sindacati del settore trasporti, che non nascondono perplessità sul nuovo piano di mobilità urbana presentato lunedì scorso dall’amministrazione comunale e da Sgm. Insomma, per Filt-Cgil, UilTrasporti e Ugl-Autoferro “una bella idea che però non tiene conto delle esigenze dei lavoratori”.

“L’entusiasmo che aleggia intorno al piano si scontra con il peggioramento delle condizioni di lavoro degli autisti e la riduzione, a conti fatti, del salario. Ci auguriamo di sbagliare, ma da domenica potrebbe crearsi un po’ di caos. Siamo delusi: i lavoratori dovrebbero essere centrali in un progetto di questo tipo, invece sono stati in realtà dimenticati”, dicono i segretari Fabrizio Giordano (Filt), Francesco Demarindis (Ultrasporti) e Dario Loporchio (Ugl-Autoferro) che quindi fanno appello al sindaco Carlo Salvemini e alla sua giunta. Ma nel pomeriggio, il presidente di Sgm ha replicato, spiegando che non ci saranno ritocchi ai salari, rispondendo anche su altri argomenti (ne riferiamo a parte).

"Non si ha ancora contezza dei percorsi"

Domenica, come preannunciato, entra in vigore il nuovo servizio di trasporto pubblico urbano. Nell’ambito del chilometraggio attualmente riconosciuto dalla Regione Puglia (1.560.000 chilometri), vengono ridisegnati i percorsi, potenziati i collegamenti con i nodi di interscambio, create nuove fermate e nuovi capolinea. E, dal punto di vista delle organizzazioni sindacali, viene riorganizzato l’orario di servizio.

“Apprezziamo lo sforzo dell’amministrazione, attraverso Sgm, di incentivare l’uso del trasporto pubblico locale”, dicono i sindacalisti. I quali, tuttavia, rimarcano: “Il vecchio piano andava riaggiornato, ma ci aspettavamo più attenzione al personale. Il progetto appare quantomeno frettoloso, senza il coinvolgimento della rappresentanza sindacale aziendale”.

“I lavoratori rischiano di diventare il parafulmine di un progetto presentato in pompa magna, ma che per quadrare sacrifica diritti e salari”, sostengono i sindacalisti. Che aggiungono: “Innanzitutto gli autisti di Sgm, quando mancano poche ore dall’entrata in vigore del nuovo piano di esercizio, non hanno ancora contezza dei percorsi da seguire”. Di conseguenza, per Giordano, Demarindis e Loporchio “è facile prevedere un sicuro peggioramento delle condizioni di lavoro, che già si svolge su mezzi a volte non dotati di aria condizionata. Avrà sicuramente un peso l’incremento del turno di lavoro spezzato, che sempre complica la vita ai lavoratori. E poi proprio lo ‘spezzato’ costringerà molti dei circa 70 autisti Sgm a sostare per diverso tempo in aree non attrezzate con sala-sosta e servizi igienici”.

“Sgm, attraverso una nuova turnistica – proseguono –, intende disattendere una parte importante dell’accordo di secondo livello che ha fin qui garantito ai lavoratori di ottenere il pagamento del lavoro straordinario: ciò comporterà una sensibile riduzione della retribuzione mensile. Una beffa se si considera che nelle tasche dei lavoratori manca ancora il premio di risultato saltato negli ultimi anni a causa della pandemia. Infine anche la conciliazione dei tempi di lavoro con quelli di vita privata subirà un contraccolpo, atteso che il piano non prevede più la riduzione delle corse di domenica, parificando di fatto il festivo al giorno feriale”.

Il 17 giugno indetto uno sciopero

Dall’inizio di maggio tra il management di Sgm e i sindacati le relazioni sono state piuttosto tese. In Prefettura le procedure di raffreddamento dello stato di agitazione sono fallite e per il 17 giugno è previsto uno sciopero, proclamato prima dell’entrata in vigore del piano, per via della contrattazione aziendale. “Nei prossimi giorni è previsto un incontro”, concludono i sindacalisti. L’augurio è che stavolta al tavolo della trattativa ci sia la volontà di andare incontro ai lavoratori, altrimenti confermeremo lo sciopero. Con il nuovo piano di esercizio la situazione dei lavoratori si complica, perché gli operatori saranno sottoposti ad una maggiore forma di stress”.

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