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Concessioni, i balneari a raccolta sono pronti alla protesta a Roma

Incontro a Lecce degli associati di Fid per fare il punto della situazione, partendo dalle imprese familiari. Il senatore Gasparri in videochiamata esorta a muoversi al più presto

LECCE – I balneari sono pronti a protestare a Roma e la chiamata a raccolta parte da Lecce. Al centro, la spinosa questione delle concessioni balneari. Tutto nato con la pronuncia del Consiglio di Stato e proseguito, più di recente con l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri delle linee guida per i decreti legislativi che entro sei mesi dovranno essere emanati in tema di durata e affidamento delle concessioni demaniali marittime, lacustri e fluviali a scopo turistico-ricettivo, le quali ribadiscono il limite per la scadenza fissato al dicembre del 2023.  

Ieri pomeriggio, presso l’Hotel Tiziano di Lecce, per fare il punto della situazione, si è riunita l’assemblea degli associati alla Federazione imprese demaniali. Vi hanno partecipato un centinaio di imprese, intenzionate a organizzare una manifestazione a Roma in grado di riunire l’intera categoria, per portare le proprie prerogative all’attenzione del governo.

Mauro Della Valle, in qualità di presidente di Federazione imprese demaniali Salento, citando sondaggi a favore della messa a bando delle concessioni demaniali, ritiene che all’origine vi sia un problema di comunicazione. “Ci fanno passare per fannulloni che lavorano solo due mesi all’anno – commenta–, senza conoscere la nostra effettiva realtà imprenditoriale, perché noi non siamo soliti raccontare l’altra faccia della medaglia”.

“Non una parola da parte del governo – prosegue Della Valle –, assente qualsiasi condivisione: la settimana scorsa, prima dell’elaborazione del decreto ministeriale, Fid Salento ha partecipato ad un tavolo tecnico con il Consiglio dei ministri. Ci hanno solo ascoltato, qualcuno si è limitato a prendere degli appunti ma nessuno ha detto niente, non è trapelato nulla, mentre noi auspicavamo solo un confronto. Dopo un quarto d’ora di monologo da parte dei nostri avvocati, ci siamo beccati un: grazie, vi faremo sapere”.

Video | "Pronti alla sfida e a dialogare ai tavoli giusti"

Fid, fra l’altro, porta avanti sul fronte della battaglia la bandiera dell’impresa familiare. “Per molti di noi – dice Della Valle– è l’unica fonte di reddito e, come ci ricorda l’avvocato Francesco Romano, potrebbe rappresentare un disincentivo per non andare a bando. Siamo l’associazione più radicata in Puglia, ogni anno raggiungiamo grandi conquiste tese a valorizzare le imprese balneari con innumerevoli servizi alla collettività. Tutto questo – sostiene il presidente – la gente non lo sa, non lo percepisce”.

Nel corso della conferenza, spazio anche a una videochiamata del senatore Maurizio Gasparri, il quale ha esortato i balneari a muoversi al più presto. “Bisogna subito trovare unità di intenti ed investire su di una comunicazione efficace. I tassisti si sono organizzati, ogni categoria è in piazza: mancate solo voi”, ha detto, aggiungendo che “c’è un grosso pregiudizio di fondo. Io credo che bisogna riscrivere la norma e smentire i luoghi comuni. Siamo all’anno zero e non c’è uno che faccia un discorso anche solo di un minuto, che dica le cose come stanno realmente e quanto sia difficile questo momento per le famiglie balneari. Le norme non sono definitive, si possono cambiare e più saremo forti e convincenti più otterremo risultati”.

Il difensore della Federazione imprese balneari, Leonardo Maruotti, ha poi preso parola, sostenendo il fatto che un bando realizzato con le regole giuste, che dia valore alle aziende, comprensivo anche della clausola sociale a difesa del personale, possa solo giovare. E ritenendo che il vero nemico possa essere proprio un bando fatto male.

L’assemblea, al termine, ha ascoltato in collegamento da Rimini l’intervento del presidente nazionale di Confartigianato imprese demaniali, Mauro Vanni, che ha elogiato l’attività della Fid, considerandola una grande risorsa al fianco della confederazione da lui rappresentata. 

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