rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Parlamentari 5 Stelle chiedono conti sulla Regionale 8. Interrogazione ai ministri

Il testo presentato il 28 dicembre, firmato anche dai tre senatori salentini Donno, Lezzi, Buccarella, presenta delle denunce chiare: ruspe al lavoro nonostante lo stop del Comune di Vernole, violazione del codice della strada, forte impatto ambientale

LECCE – L’affaire della contestata strada regionale 8 (Lecce – San Foca) sbarca in Parlamento grazie ad un’interrogazione presentata dai senatori salentini del Movimento 5 stelle. L’opera costata 55 milioni di euro e cantierizzata con due decenni di ritardo, ed al netto di numerosi stop e pareri giuridici (compreso il via libera del Tar) sarebbe un progetto “culturalmente, tecnicamente e progettualmente obsoleto”. Così scrivono i tre salentini Barbara Lezzi, Maurizio Buccarella, Daniela Donno insieme a Carlo Martelli, Rosetta

Blundo, Sara Paglini, Francesco Molinari, Marco Scibona, Enrico Cappelletti, Fabrizio Bocchino, Sergio Puglia e Maria Mussini nel testo indirizzato ai ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti, dei Beni Culturali, del Turismo e dell'Ambiente.

“Il tratto Lecce-Melendugno ideato 25 anni fa comporterà la prosecuzione dello scempio ambientale ed agricolo rilevato dalle organizzazioni degli agricoltori e dei coltivatori diretti, già evidenziato in un atto di

sindacato ispettivo che ad oggi non ha ancora ricevuto una risposta – si legge - . I lavori non si sono fermati nonostante l'ordinanza di blocco dei lavori e di ripristino dello stato dei luoghi emessa dal dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Vernole, datata 5 giugno 2013 e violata, con la quale venivano dichiarate abusive le opere eseguite fino a quella data”.

Alla luce di tale ordinanza, le associazioni “amici di Beppe Grillo di Vernole e frazioni” e “Melendugno e Borgagne a 5 stelle”, hanno chiesto alle autorità competenti un provvedimento cautelare di sospensione dei lavori poiché il giudizio di compatibilità ambientale (espresso nella Via della Regione Puglia) era improrogabilmente scaduto, in quanto era stata emanata a distanza  di 16 anni dall'approvazione del progetto.

La ricostruzione del percorso “incidentato” della regionale 8 prosegue: “Successivamente il dirigente del Comune di Vernole, in altre due occasioni, ha rimarcato l'infondatezza della proroga del giudizio di compatibilità ambientale da parte dell'amministrazione regionale, che non può considerarsi automaticamente prorogata”.

“Pur volendo tralasciare tutte queste premesse – ammoniscono i senatori - , non si può ignorare che il tratto Lecce – Melendugno è identificato dal Codice della strada di tipologia C (a due corsie) e che pertanto il progetto, prevedendo 4 corsie più strade parallele, viola il codice stesso. Inoltre la realizzazione impatta su aree archeologiche e zone protette anche da vincoli idrogeologici e comporta la distruzione di circa 3.500 ulivi, di cui diverse centinaia secolari”. Un’azione  che, a detta dei parlamentari, starebbe deturpando in maniera irreversibile un territorio che può e dovrebbe puntare per crescere proprio sulla sua peculiarità paesaggistica sia dal punto turistico che culturale.

Per queste ragioni l’interrogazione presentata nella seduta del 28 dicembre 2013  chiede ai ministri competenti di rendere conto sull’infrastruttura, ovvero di spiegare “quali interventi intendano

adottare in merito alla Regionale 8, tratto Lecce-Melendugno”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Parlamentari 5 Stelle chiedono conti sulla Regionale 8. Interrogazione ai ministri

LeccePrima è in caricamento