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Venerdì, 19 Aprile 2024
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"Non semplici arredi, ma funzionali ad attrezzare": nuova replica di Zacheo

Sul caso dei fondi del codice della strada usati la sala riunioni, la diatriba continua a colpi di citazioni di sentenze

LECCE - “Solo acquisti funzionali al miglioramento della nostra attività”. Il comandante della polizia locale, Donato Zacheo, ribatte alla replica del consigliere comunale, Paolo Foresio,  capogruppo del Pd a Palazzo Carafa. Insomma, il dibattito sui 19mila euro circa spesi per arredi all’interno della sala riunioni al terzo piano del comando di viale Leopardi, usando i fondi delle multe (articolo 208 del codice della strada), continua. E molto sta, a questo punto, anche e soprattutto alle funzioni che si vogliano attribuire a tali arredi. Non orpelli, insomma, ma elementi funzionali all'attività, secondo il comandante.

La diatriba va avanti ormai da quattro giorni. Anche perché, dopo una prima risposta di Zacheo, che aveva già motivato come fosse a suo dire legittimo l’impiego di quei fondi, Foresio ha incalzato, citando un parere della Corte dei conti della Basilicata, su espressa richiesta del sindaco di Matera, risalente al 2015 (leggere a lato destro per tutti gli articoli precedenti).

“Ribadisco – dice oggi il colonnello Zacheo - che questo comando si attiene scrupolosamente al dettato dell’articolo  208 che, nel corso degli anni e fino all’ultima modifica del 2010, è stato oggetto di diverse pronunce da parte della Corte dei conti, sia in sede giurisdizionale, che consultiva, con l’emanazione di pareri in materia di contabilità pubblica”. Le citazioni riguardano sedi di Lombardia (274/2013/PAR) e Sicilia (74/2016/PAR).

Il comandante spiega che nel 2013 la Corte dei conti Lombardia ha sancito un principio, seguito dalle altre sezioni regionali, per cui l’articolo 208 del Codice della Strada è soggetto a un’interpretazione evolutiva. In base a quest’evoluzione, la gamma di beni, servizi e forniture potrebbe essere ampliata avendo come bussola la “ratio legis per cui l’acquisto sia funzionale alla finalità dell’articolo 208 di potenziamento del servizio dell’organo di polizia stradale che svolge l’attività di accertamento e prevenzione degli illeciti stradali, al fine di migliorare la sicurezza della circolazione stradale”.

La stessa Corte dei conti, a quanto pare, nel corso del tempo ha cambiato orientamento. Negli acquisiti ammissibili, per esempio, vi sarebbero anche le divise per gli operatori, che in precedenza erano state espressamente escluse.

“Tutto ciò che è finalizzato al potenziamento dell’attività, e che, per sua stessa natura, è soggetto a usura – dice il comandante -, può essere ricompreso nell’elencazione esemplificativa dell’articolo 208, a cui le pronunce giurisprudenziali e i pareri della Corte dei conti danno, via via, concretizzazione e specificazione”.

“In alcune deliberazioni, ad esempio – aggiunge -, il fotocopiatore per la scansione dei verbali al Codice della strada viene espressamente escluso, mentre vengono ricompresi i computer palmari per elevare le sanzioni digitali”.  Come dire, l’attività di specificazione degli acquisti ammissibili con l’articolo 208 sembrerebbe produrre una cartina geografica a macchia di leopardo, in base alle tendenze interpretative, più o meno restrittive, di ciascuna singola sezione regionale.

Nel caso in questione, quello di Lecce, secondo il comandante non vi sarebbe stato sperpero di denaro pubblico. Per esempio, secondo tale interpretazione, il famoso tavolo da 6mila euro, sarebbe stato acquistato per “attrezzare” funzionalmente, e non semplicemente arredare, la sala riunioni del comando. “Il suo utilizzo è strettamente connesso all’attività della nuova centrale operativa e, infatti, ha già più volte ospitato le riunioni del coordinamento dell’attività tecnico-operativa comunale, gli incontri periodici per l’organizzazione dei servizi di polizia stradale della polizia locale e, come tutti gli altri locali del comando, rimane a disposizione dei componenti del corpo per le attività di istituto”.

Una cosa, inoltre, vuole assicurare, Zacheo: “Questo comando non procederà mai ad acquistare con i proventi dell’articolo 208 del codice della strada divani, quadri e altro di similare, quelli, sì, non funzionali alle attività d’istituto. E sono certo che la citata deliberazione della Corte dei conti dalla Basilicata, escludendo la generalità di mobili e arredi, si riferisse proprio a tutto ciò che non è funzionale al servizio della polizia locale”.

“Spero così di aver chiarito, una volta per tutte, le intenzioni di questo Comando, che sono sempre informate al principio di trasparenza e buona amministrazione e volte al perseguimento dell’interesse pubblico che si persegue anche attraverso l’ammodernamento ed il potenziamento della struttura della polizia locale”, conclude. Anche se, forse, la vicenda non si concluderà qui. Già ieri Foresi ha lanciato l'ultimatum: si ritiri la determina dirigenziale, o si andrà alla Corte dei conti. A suo avviso, non c'è solo una quetione d'intepretazione dei termini, ma anche una questione di opportunità per la spesa di una tale somma. 

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