Rotundo: "Bene i tagli sull'illuminazione, ma chi paga i ritardi?"

LECCE –  Se da una parte l’amministrazione comunale  girerà l’interruttore sull’off dell’illuminazione pubblica per risparmiare energia elettrica (zone periferiche?) e così pesare meno sulle già esigue casse comunali, dall’altra il capogruppo all’opposizione del Pd Antonio Rotundo critica invece fortemente la decisione, resa nota dall’assessore ai Lavori Pubblici, Gaetano Messuti. E non tanto perchè in alcune zone della città sarà buio, ma per il ritardo con cui il comune si è mosso verso questa misura. Insomma, avrebbero potuto farlo molto prima. E infatti Rotundo dice “bene l’annuncio dell’assessore, ma – si chiede – per i ritardi, chi paga?”.

“Se la legge regionale 15 del 2005, Misure urgenti- e sottolineo urgenti - per il risparmio energetico – continua Rotundo - prevedeva che i comuni avrebbero dovuto provvedere in questa direzione sin dal 2009, perché sono passati circa quattro anni senza intervenire sprecando malamente e colpevolmente i soldi dei contribuenti  ? Bastava farsi un giro sulla fascia costiera di notte per rendersi conto di come i soldi dei cittadini sono stati sottratti ad un uso oculato e letteralmente buttati al vento”.

Rincara la dose il capogruppo del Pd: “Siamo il Comune che paga profumatamente i propri dirigenti premiati annualmente con somme davvero consistenti;  siamo il Comune  che, in questi anni, si è anche avvalso di un consulente esterno ad hoc per il risparmio energetico, quali l’energy manager ,  nonostante ciò non sono state prese per tempo quelle misure,  annunciate solo oggi,  che altri Comuni come San Cesario, per fare un esempio, hanno preso da 10 anni. Siamo , tra l’altro, il Comune che da circa un anno e mezzo ha fatto il bando di  gara per l’affidamento della pubblica illuminazione che se assegnata  nei tempi ordinari avrebbe già comportato una riduzione dei costi dei consumi dell’energia”.