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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Call Marketing, emergono dubbi sulla locazione della sede di Acquarica di Lecce

I segretari di Slc-Cgil hanno chiesto la convocazione di un tavolo. Sull'indisponibilità della sede originaria: "Perché il contratto cessa dopo appena otto mesi?"

LECCE – Settanta chilometri di distanza da una sede di lavoro all’altra: i lavoratori di Call Marketing hanno declinato la proposta dell’azienda di traslocare nella nuova sede di Acquarica del Capo. Ed hanno indetto uno sciopero ad oltranza, inaugurato nella giornata di ieri, in segno di protesta contro il silenzio degli amministratori del call center.

La vertenza riguarda una trentina di persone che non hanno fatto in tempo ad essere assunte (con contratto a tempo indeterminato e le agevolazioni previste dal Jobs Act, nel mese di giugno 2015) che già si sono trovate davanti ad un bivio: accettare la richiesta e sobbarcarsi le spese di un vero e proprio viaggio, andata e ritorno, oppure licenziarsi. La prima ipotesi pone diversi problemi: non solo il tempo e la distanza pesano, ma anche la spesa della benzina risulta consistente e gravosa se calcolata su uno stipendio base che si aggira intorno alle 500 euro mensili.

Il sindacato Slc Cgil, da giorni, si sta dando da fare per strappare un incontro con i vertici di Call Marketing e di Idroservice, sua unica commessa, amministrata dal vicesindaco di Presicce Antonio Raone. I segretari oggi sono riusciti, quanto meno, ad esporre la questione con tanto di documenti al viceprefetto nel corso della mattinata di oggi. Dalla prefettura di Lecce è risultato l’impegno a convocare un tavolo di confronto che mira alla conciliazione tra le parti, se possibile.

L’organizzazione sindacale, per parte sua, ha formulato delle proposte: rinnovare il contratto di locazione per l’immobile in cui ha sede attualmente l’azienda, quindi Acquarica di Lecce, oppure dislocare i dipendenti nelle due sedi più vicine di Galatina (Call Marketing) e Lizzanello (Idroservice). “Le due società hanno proprietari ed amministratori diversi ma, di fatto, condividono lo stesso lavoro e la stessa commessa – spiega Salvatore Labriola, referente Slc al margine dell’incontro -. Dalla lettura della visura catastale abbiamo scoperto che il proprietario dell’immobile in cui ha sede Call Marketing, ad Acquarica di Lecce, è lo stesso Antonio Raone. Una domanda è inevitabile: come e perché un contratto di locazione per attività commerciale è cessato dopo appena 8 mesi?”.

E ancora: “In virtù della legge sulle clausole sociali, appena approvata, ci rivolgiamo direttamente al datore della commessa: proprio lui che da lavoro a 30 persone, non può sfrattarle dalla sede originaria e sottoporre le persone a questo dilemma, se accettare tali condizioni economiche oppure licenziarsi”.

Slc Cgil si dice intenzionata a salvaguardare i livelli occupazionali e chiede il pieno rispetto delle condizioni previste dal contratto nazionale di categoria. “Dobbiamo ricordare, infine, che i lavoratori di Call Marketing hanno due mesi di stipendio arretrati: l’ultima busta paga è relativa, infatti, al mese di gennaio 2016. Restiamo in attesa di discuterne con le due aziende”, conclude Labriola.

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