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Martedì, 19 Marzo 2024
Politica

Test prenatale non invasivo, è legge: per tutte le donne oltre 40 anni in Puglia diviene gratuito

Unanimità, in consiglio regionale, per la legge promossa da Donato Metallo. Il Dna Fetale, fino a oggi effettuabile in laboratori privati con costi elevati, sarà gratis

BARI –Il test del Dna Fetale per tutte le donne in gravidanza con più di 40 anni o con un fattore di rischio medio o alto sarà da oggi gratuito. L’ esame diagnostico, era effettuabile solo nei laboratori privati, con un costo tra i 400 e gli 800 euro a carico delle coppie. La Puglia diventa oggi la prima regione in Italia a dare alle coppie la possibilità, sull’intero territorio, di effettuare un test prenatale così importante e non invasivo in modo gratuito, evitando spese spesso insostenibili e rischi legati a esami più invasivi. 

È stata infatti approvata all’unanimità la proposta del consigliere salentino Donato Metallo che oggi, in Consiglio regionale, diventaappunto una legge. Quest’ultima ha carattere sperimentale ed è il primo caso nel Paese di copertura del servizio sull’intero territorio regionale. In altre regioni (Emilia Romagna) la sperimentazione riguarda solo alcune province. Il Nipt, Test prenatale non invasivo, è un esame di screening ormai diffuso per l’indagine prenatale delle aberrazioni cromosomiche, tra cui la sindrome di Down, di Patau e di Edwards.

 “È una legge di giustizia sociale, che dà la possibilità a tutte le donne che ne abbiano bisogno di non sottoporsi a esami più invasivi e rischiosi”, spiega Metallo, “e alle coppie di vivere con serenità un periodo così bello e importante della propria vita”.

“Non ritengo giusto che chi non può permettersi questa spesa debba, in caso di rischio, sottoporsi ad esami con pericoli per la donna e per il nascituro, come l’amniocentesi. Non è ammissibile che ancora oggi, con un numero crescente di coppie che arrivano all’esperienza della gravidanza in età più avanzata, ci si debba trovare davanti al bivio che obbliga a scegliere tra la salute e la disponibilità economica. Ecco perché in questi mesi ho lavorato con medici, genetisti e coppie di genitori a questa Legge, che oggi finalmente è realtà grazie a un voto unanime del Consiglio regionale e dei colleghi consiglieri che con me hanno sottoscritto questa battaglia di diritti, civiltà e modernità”, conclude il consigliere.

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