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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Lettera aperta a Lopalco: “Hub vaccinale di Nardò allo stremo. Basta anziani in coda”

Il consigliere comunale di Copertino, Alessandro Nestola si rivolge all’assessore regionale alla Sanità lamentando i disagi e le attese nella fascia mattutina per i vaccini e chiede soluzioni

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccePrima

COPERTINO - Nell’ambito della campagna vaccinale il consigliere comunale di Copertino, Alessandro Nestola, ha indirizzato una lettera aperta all’assessore regionale alla Sanità, Pier Luigi Lopalco sulla situazione di difficoltà, in particolare nella fascia mattutina, nell’hub della zona industriale di Nardò.

“Carissimo assessore, ho letto l’Ansa nella quale dice che gli hub sono vuoti. Non so di quali hub stia parlando, ma le credo, non avrebbe motivo di mentire” scrive Nestola, “le segnalo però dove gli hub sono pieni. Strapieni. Con anziani, i fragili, quelli che dovremmo accogliere, vaccinare velocemente, e accompagnare all’uscita nel più breve tempo possibile che sono invece costretti a stare per ore in coda sotto al sole attendendo un vaccino che per alcuni non è arrivato. Perché è così, le dosi arrivano in numeri non sufficienti e tardi rispetto alla prenotazione. Per non parlare di ambulanze inesistenti per eventuali interventi d’emergenza”

“L’hub è quello di Nardò” precisa Nestola, “la scena è simile con molta frequenza. Molti operatori sono allo stremo. L’hub vaccinale di Nardò è oggettivamente sottodimensionato rispetto all’utenza alla quale si rivolge: Nardò, Copertino, Galatone etc. Nel nostro paese, Copertino, abbiamo messo a disposizione una sede, sanificata, arredata, accessibile e con tanto spazio all’aperto: che ne dice di utilizzarla a supporto? Perché è lì, inutilizzata, se non per due giornate vaccinali da gennaio ad oggi”.

“Vedere gli anziani che aspettano con schiena curva e gambe tremanti, a volte aggrappati alle transenne, pur di resistere e vedere concretizzato un diritto sacrosanto che è quello di vivere in salute è straziante” conclude Nestola, “sono troppi gli anziani che non ci sono più a causa dell’invisibile virus che ha spazzato via insieme a loro la cultura e l’identità di interi paesi. Poniamo fine in tutti i modi e velocemente a questa catastrofe”.

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