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Poli Bortone dopo la richiesta di condanna: "Mai arricchita di un solo euro"

L'ex sindaca di Lecce ha indirizzato alla cittadinanza una lettera aperta. Con altri è imputata per la vicenda dei palazzi di Via Brenta

LECCE – La ex sindaca di Lecce, Adriana Poli Bortone, ha indirizzato ai leccesi una lettera aperta a seguito della richiesta della pubblica accusa, nel procedimento per la sede del polo della giustizia civile in via Brenta che la vede imputata insieme ad altri, di una condanna a sei anni.

Si tratta di una delle vicende più controverse degli ultimi decenni e l'ipotesi della procura è che ai danni delle casse comunali, cioè della città, sia stato perpetrata una sorta di raggiro da decine di milioni di euro attraverso una operazione finanziaria palesemente svantaggiosa: l'acquisto in leasing di due immobili. Le accuse sono a vario titolo di peculato, tentato peculato e abuso d'ufficio: sei le richieste di condanna avanzate, tre quelle di assoluzione.

Il testo della lettera

Cari cittadini, apprendo la notizia della richiesta di sei anni da parte del pm per la storia di via Brenta e il mio pensiero va subito alla mia famiglia e a tutti voi. Mi domando cosa penserete voi di me. So che ancora quando cammino per strada molti di voi mi abbracciano e mi ricordano con affetto.

Ecco è a questo che voglio pensare in questo momento. Sono certa di aver lavorato con coscienza e senza risparmiarmi mai per 9 anni. Credo di aver consegnato ai miei successori una città migliore di quella che avevo ereditato. So che se qualcuno ho arricchito, è stata la mia città e sicuramente nessun affare ho concluso nel mio interesse. Mai. In nessun tempo e in nessuna circostanza.

Confido nella magistratura e so che, anche se la verità processuale, a volte può essere molto diversa dalla verità effettiva, mai nessuno potrà dimostrare che io mi sia arricchita di un solo euro. Nei nove anni di amministrazione da me guidata, mi sono fatta amici e nemici, ma l'unica cosa che oggi conta è che mi senta a posto con la mia coscienza, nei confronti di voi cittadini, della mia città e della mia famiglia.

La prossima udienza è fissata al 19 gennaio, ma sul procedimento incombe il rischio della prescrizione:i fatti contestat si riferiscono al 2006. Il Comune di Lecce si è costituito parte civile con la giunta Perrone.

Solidarietà da Forza Italia

Sulla vicenda è giunta anche una  nota da Forza Italia: "Le segreterie regionale e provinciale di Forza Italia pur nel rispetto delle decisioni e nella fiducia assoluta nell'operato della magistratura, intendono esprimere umana vicinanza nei confronti dellas enatrice Adriana Poli Bortone. Auspicano, inoltre, che l'ex sindaco di Lecce possa chiarire in tempi celeri la sua posizione e dimostrare la correttezza del suo operato nelle sedi preposte".

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