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Incendi, scarsa illuminazione e degrado nell’area Comdata. Cgil scrive al sindaco

I portavoce dell'organizzazione sindacale inoltreranno una nota al primo cittadino di Lecce, Paolo Perrone, per chiedere interventi urgenti nell'area del call center, in cui lavorano circa mille e 300 dipendenti. Oltre ai righi, hanno segnalato anche la poca sicurezza e la mancanza di collegamenti con lo stabilimento

LECCE – E’ un clima teso quello che si respira tra i lavoratori e le lavoratrici di Comdata, a Lecce. E’ quanto ha segnalato la Slc Cgil, inviando una lettera al sindaco della città, Paolo Perrone. All’origine del malcontento, una serie di disagi tra cui gli incendi che periodicamente si verificano, lo stato di degrado dell’area e la scarsa illuminazione e  l’insufficienza di collegamenti pubblici nella zona.

“Il callcenter, con i suoi mille e 300 dipendenti, è uno dei siti produttivi più grandi della provincia, ma l’area in cui è situato è da anni lasciata in condizioni di preoccupante abbandono. Il problema è stato, peraltro, più volte segnalato dai residenti della zona che abitano nelle palazzine del “Complesso Agave”, in via De Mura, in cui si colloca anche Comdata”, queste le parole dei portavoce del sindacato.

L’ultimo episodio è l’incendio dello scorso 18 agosto, quando le sterpaglie, nei terreni attigui allo stabilimento, hanno preso fuoco lambendo l’area in cui sostano le auto dei dipendenti: “È soltanto grazie all’intervento tempestivo dei vigili del fuoco, se il bilancio dei danni a cose e persone non è stato grave. Diversi dipendenti inoltre sono accorsi, prima dell’arrivo dei pompieri, per spegnere le fiamme con gli estintori dell’azienda”, hanno sottolineato i referenti dell’organizzazione sindacale.

Due anni fa, si fa presente nella nota divulgata dalla Cgil,  un episodio simile aveva provocato infatti conseguenze molto più pesanti: “L’azienda fu costretta a evacuare l’edificio e i lavoratori furono messi, per quella giornata, in cassa integrazione”, spiegano.

A tutto questo si aggiungono la scarsa illuminazione dell’area in cui vengono parcheggiate le auto, considerati gli orari dei turni di lavoro che arrivano sino alle ore 22,30  e l’impossibilità di muoversi, in alternativa, con mezzi pubblici per l’insufficienza del servizio: “I lavoratori e le lavoratrici, soprattutto nella stagione invernale, hanno il timore per la propria incolumità e non sono rare le volte in cui, raggiunta l’auto, scoprono di essere stati vittime di sabotaggi e furti al mezzo”, spiegano gli rsu che sottolineano come l’azienda si sia munita di un sistema di sicurezza privato nell’area perimetrale allo stabile.

La Slc Cgil, visto il protrarsi di questa situazione nonostante le continue segnalazione fatte al Comune di Lecce, invierà una lettera al sindaco sollecitandolo a prendere provvedimenti nei confronti di quanti sono responsabili di una simile situazione di degrado. “Auspichiamo di avere risposte soddisfacenti, nell’interesse dei lavoratori e delle loro famiglie”.

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