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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica Monteroni di Lecce

“Liste pulite”, la petizione popolare promossa da Futuro e Libertà

Parte da Monteroni di Lecce la raccolta firme denominata "Fuori i corrotti dalle pubbliche amministrazioni e dalla politica". Promotrice dell'iniziativa è la consigliera comunale e vice presidente provinciale Anna Maria Longo

MONTERONI - Parte da Monteroni di Lecce  la raccolta firme per la petizione popolare di Futuro e Libertà, denominata “Fuori i corrotti dalle pubbliche amministrazioni e dalla politica”. Promotrice dell'iniziativa è la consigliera comunale, Anna Maria Longo, vice presidente provinciale Fli e vice coordinatore regionale del coordinamento donne Puglia.

Monteroni è il primo Comune della provincia di Lecce che si è attivato, ma seguiranno altre iniziative in tutto il Salento. Chi volesse aderire e firmare può trovare i moduli presso: Pizzeria "Ground Zero" e  stazione di servizio "Q8" Via del Mare- Monteroni di Lecce. Prossimamente, inoltre, saranno organizzati una serie di gazebo per raccogliere le firme  presso tutti i quartieri del comune salentino.

È giunto il momento – dichiara - che ognuno di noi prenda in seria considerazione i valori che dovranno permeare d’ora in avanti  il nostro modo di fare politica e di amministrare, l'onestà ha un valore che deve essere riconosciuto e valorizzato diventando vero e proprio stile di vita quotidiano. Sono felice di attivarmi per questa iniziativa che, senza ombra di dubbio, porterà a fare pulizia e a svegliare le coscienze di tutti. Per questi motivi invito i rappresentati politici di Monteroni, di qualsiasi schieramento e tutte le istituzioni cittadine, a cominciare dal sindaco, Lino Guido e l'amministrazione tutta a sottoscrivere la nostra proposta".

L'ufficio politico di Futuro e Libertà ha deliberato di lanciare su tutto il territorio nazionale due grandi petizioni popolari. La prima, ai sensi dell'art.50 della Costituzione, indirizzata ai presidenti delle Camere, perché sia inserita nel codice penale l’obbligatorietà della sanzione accessoria della interdizione perpetua dai pubblici uffici in caso di condanna per reati associativi e contro la pubblica amministrazione (corruzione, concussione, peculato, malversazione, abuso, etc.). La seconda, indirizzata ai Presidenti e Segretari di tutti i partiti politici, affinché si impegnino a non candidare chi sia stato arrestato, rinviato a giudizio o condannato anche con sentenza non definitiva per uno dei predetti reati.

Se tutti faranno la loro parte, si potranno raccogliere 1.200.000 firme. In Puglia si può e si deve fare di più: per il momento ogni Coordinatore provinciale e ogni Comune è impegnato a raggiungere questo obiettivo, ma quanto prima si provvederà ad aggiornarlo, maggiorandolo.

 

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