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Loredana Capone: "Governati per blocchi di interessi"

La candidata a consigliera nella lista dell'Ulivo non risparmia le critiche alla maggioranza uscente di Palazzo Carafa e si sofferma sugli ultimi fatti legati alle incomprensioni emerse nella Cdl

Scende in campo Loredana Capone, candidata a consigliera nella lista dell'Ulivo, per dire la sua sull'ultino consiglio comunale e lo strappo venutosi a creare nella maggioranza di Palazzo Carafa. "La misura è colma. Finalmente i consiglieri di maggioranza, anche quelli ‘più fedeli' che, in tante occasioni, per ‘obbedienza' alle intimazioni del sindaco, hanno votato, semmai turandosi il naso, come spesso hanno affermato, questa volta hanno detto basta". E riferendosi all'ultima seduta consiliare aggiunge: "Non si tratta dell'unico episodio in cui la maggioranza ha voluto esprimere il proprio disagio, ma è stato certamente il più eclatante, per il fatto che era l'ultimo Consiglio, per la rilevanza degli argomenti all'ordine del giorno, per la titolarità degli interessi in gioco. I ‘più fedeli' non hanno potuto dire di si. Troppo alta la sfida assessori - consiglieri riguardo ai suoli individuati per il cimitero. Incoerente la posizione per una città che ambisce a diventare una "città di mare" e di turismo".
Poi si chiede: "Quale interesse pubblico può motivare un cimitero al Fondone? Non vogliamo essere noi ad interpretare il pensiero della maggioranza, ma certamente grave, molto grave, è lo schiaffo che la giunta Poli voleva dare ai consiglieri, come grave è stato quello che i consiglieri le hanno reso". Rincara la dose la candidata a consigliera del centro sinistra ritenendo "politicamente grave la mancata ratifica del protocollo d'intesa sulla variante, ex articolo 18, al Piano che riguarda la via Vecchia Carmiano, firmato dall'assessore comunale Angelo Tondo e dal presidente della Regione Nichi Vendola. In altre parole, un atto di sfiducia del consiglio e per di più su un argomento importante per la città, l'ennesimo, sul quale non c'è stato alcun confronto che coinvolgesse la città stessa".

E non risparmia le critiche sul comportamento del candidato sindaco della Cdl: "Scoraggiante e triste appare l'immagine di Paolo Perrone, redarguito dal primo cittadino in carica perché non è riuscito a far votare neppure i consiglieri di Forza Italia, cioè del suo stesso partito.Con una improvvisa presa di coscienza, forse un po' tardiva - conclude - anche molti consiglieri di maggioranza hanno preso a piene mani il coraggio di opporsi al fatto più eclatante del governo di questi anni: la nostra Città è stata governata da un piccolo numero di persone e da pochi, circoscritti, blocchi di interessi".

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